sabato 3 gennaio 2015

PROFILI E CONTENUTI DELL'AGENDA DI GOVERNO NELL'ULTIMA CONFERENZA STAMPA 2014 DI MATTEO RENZI/STRETTA CONNESSIONE TRAI PUNTI DI RIFORME

MOLTI PASSAGGI ROVENTI PER L’AGENDA DI GOVERNO DI RENZI/ STRETTA CONNESSIIONE TRAI PUNTE DELLE RIFORME, TUTTE ASSAI IMPEGNATIVE. Roma,30/12/14 –(Aps) – Nella sua ultima conferenza stampa per il 2014 del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi questo pomeriggio a Palazzo Chigi ha disegnato lo scenario imminente che impegnerà, assieme al Governo,le forze di maggioranza come delle opposizioni.Su che cosa?Sui decisivi passaggi parlamentari che alla Camera come al Senato attendono riforme come quella della legge elettorale,della fine del bicameralismo perfetto,con la Camera Alta non più elettiva ed a ridotta potestà normativa,la riforma della P.A.e via discorrendo.Esse dovranno prevedibilmente lasciare il passo alle votazioni per il nuovo Capo dello Stato dopo le preannunciate dimissioni di Napolitano le quali saranno meno informalmente confermate nel messaggio di Capodanno dal Quirinale. Molto si è detto e molto di più si dirà a partire dalla prossima settimana con la riapertura del Parlamento,quando l’intreccio con i problemi che solleva la elezione presidenziale saranno ulteriormente delibati da osservatori come dalle forze politiche con maggiore peso e responsabilità anche dinanzi a siffatto passaggio.Ma non v’è dubbio che le problematiche complesse relative alla scelta del nuovo Capo dello Stato non fanno davvero scolorire polemiche ed ostacoli che stanno difronte a Renzi.Soprattutto all’interno del suo stesso partito,dove campeggia la cosiddetta minoranza dem, sia pure ormai di forza e dimensioni ridotte,a causa della formazione di un ben consistente gruppo dei cosiddetti “bersianiani” che le ragioni del dialogo interno e delle prioritarie esigenze della salute della “ditta” e della sua unità ha sempre privilegiato sopra ogni altro obbiettivo.Da questo punto di vista la navigazione di Renzi e della sua compagine di Governo dovrebbe forse ora trovare motivi di forse minore difficoltà.Restano i rapporti con gli altri alleati.Quelli del Patto del Nazzareno(tradotto in volgare,Berlusconi) e quelli direttamente imbarcati nella coalizione di maggioranza.Come Alfano ed i resti della Scelta civica di montiana memoria.Sulla fedeltà di ciascuno di questi soggetti difficile mettere la mano sul fuoco.Le motivazioni che muovono la loro bellicolosità sono disparate.Muovono tuttavia tutte dalla stessa premessa:procurarsi ad ogni costo una visibilità operosa,nel tentativo non facile di apparire comunque parte del gioco,per appropriarsi di un angolo di scena.

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