sabato 8 agosto 2015

L'INFATIC ABILE MARCIA DEL PREMIER MATTEO RENZI / VERSO QUALE TRAGUARDO ?

APS – Anno XX ( nuova serie ) – n°712 di venerdì 31 luglio 2015 L’INFATICABILE MARCIA DI MATTEO RENZI / VERSO QUALE TRAGUARDO ? Roma,31/07/15 – (Aps) – L’infaticabile marcia del condottiero del Governo ed anche del Partito Pd, Matteo Renzi prosegue imperterrita per quel che riguarda la determinazione del duce supremo,anche se ostacoli, e neppure piccoli,non mancano davvero ,ad impreziosire il cammino politico-parlamentare dei singoli provvedimenti,E’ proprio di quest’oggi l’episodio che ha fatto mancare il supporto della maggioranza governativa dalla quale si era sfilata la pattuglia dei dissenzienti dem unitisi alle opposizioni,con il risultato di modificare in una parte essenziale il ddl sulla Rai.Ma Renzi,come dicevamo,marcia dritto sulla sua strada,con l’ausilio di soccorritori vecchi e nuovi,pronti a sorreggere il programma sempre traballante,e contraddittorio,delle cisiddette riforme di sistema.Le quali ogni giorno di più mostrano il fianco alle critiche anche le più moderate di chi ben altro si sarebbe aspettato da questo maldestro e pasticciato ruformismo renziano. Rinviato,come ormai ufficialmente conclamato,alla ripresa di settembre delle due assemblee legislative,le cosiddette riforme costituzionali – cui è assimilata la legge dell’Italicum che in molti dentro e fuori della maggioranza hanno una gran voglia di rimetterci le mani per eliminare almeno le più vistose discrasie che i testi,frettolosamente assemblati nei precedenti passaggi parlamentari,mettono in buona evidenza.Ma la legge del “tutto si tiene” offre una rete di salvataggio che il Presidente del Consiglio mette assieme giorno per giorno,non esclusa un’altra regola aurea per proteggere il suo cammino.E’quella di “inventarsi un nemico al giorno”,dietro la quale il nostro si mette al riparo anche in queste sfarfugliate missioni all’estero.Da quella – capitata oltremnodo inopportuna,come abbiamo già avuto modo di osservare,nella sua impostazione ecumenica,diciamo così – nel tormentato scacchiere israelo-palestinese,con le due visite “pastorali” a Tel Aviv e Gerusalemme,proprio all’indomani dello storico accordo di Vienna sulla "pax iraniana" che ha fatto partire in quarta il leader israeliano Netanyau,con la sua “offensiva contro” che svilupperà dalle prossime settimane negli Usa,a cominciare dall’Onu per finire proprio nei circoli più influenti statunitensi.Insomma con la deliberata intenzione di condizionare Obama in questa sua vittoriosa missione sullo scascchiere internazionale. Tornando ai fatti politici interni ed alla deliberata speranza del Premier Renzi di non arretrare nel suo programma di riforme di impostazione “centrista” – il Partito della Nazione resta sempre la sua massima aspirazione.Anche se ogni giorno di più cresono gli ostacoli sul terrenp interno,nel Pd ed in campo parlamentare,nonostante la nascita della pattuglia parlamentare dei “nenciniani” continui ad alimentare la "fiducia" per una ripresa del Patto del Nazzareno,congeniale al suo disegno centrista.Questo non toglie tuttavia che, pallottoliere alla mano, un po’ di conti bisognerà farli per l’impegnativo passaggio al Senato,rinviato a settembre,del contrastato ddl costituzionale che riforma in senso non elettivo la nostra Camera Alta.Ma è veramente questo che chiede la Ditta – la quale continua a mandare segnali di forti malumori – e con essa larghi settori parlamentari,anche quelli che in soccorso di Renzi erano più meno sempre prontamente arrivati?