martedì 12 agosto 2014

TRA IL PRIMO VARO DELLA RIFORMA COSTITUZIONALE - IL SENATO - ED I PERDURANTI SEGNALI SEPPUR MODESTI DI RECESSIONE LA NAVE DI RENZI PUNTA DRITTO SU RIPRESA E CRESCITA

APS – Anno XIX ( nuova serie ) – n°683 di sabato 9 agosto 2014 IL RAGGIUNTO TRAGUARDO DELLA RIFORMA DEL SENATO BILANCIATO DALLE OMBRE DI UNA PERSISTENTE RECESSIONE/LA SPINTA AD ACCELERARE SULL’ECONOMIA Roma,09/08/14 – (Aps) –I Palazzi parlamentari ed anche quelli della Politica si sono già frettolosamente svuotati degli inutili occupanti che vi hanno praticato anche in queste settimane soltanto forme di spettacolare quanto vuoto ostruzionismo Doppio passaggio dunque ieri per la maggioranza d Renzi.Al Senato dove è stato finalmente varata in prima lettura la travagliata riforma della Camera Alta,con la quale viene archiviato il cosiddetto cameralismo perfetto tra le due assemblee parlamentari di Montecitorio e di Palazzo Madama, in quanto a questa ultima restano affidati soltanto più limitati compiti legislativi(in materia di leggi costituzionali,ma senza voto di fiducia e sul bilancio) essenzialmente come Camera delle Autonomie.Solo cento senatori non elettivi,privi di specifica indennità se non quella dei corpi di provenienza,come Sindaci o Consiglieri regionali.Una riforma che seppure trai molti contrasti che l’hanno accompagnata da parte di settori parlamentari più oltranzisti,ricalca il modello di molti alltri Paesi di più avanzata democrazia in Europa.Da Germania,Francia,Spagna,Gran Bretagna,etc,sia pure con alcune diversità da parte di ciscun paese.Una riforma indomma che non hanno mancato di apprezzare esperti costituzionalisti e che era nei voti e nei programmi delle più progredite forze politiche a cominciare dal Pd.Per Renzi e la sua compagine un risultato che non poteva non essere annoverato trai principali traguardi della sua azione di governo dove la semplificazione e lo svecchiamento istituzionale – oltre che amministrativo – non possono non essere valutati come premessa indispensabile ai più complessive ed ugenti riforme dell’economia,del sociale,della produzione,dopo la batostata della crisi del primo decennio 2000. Le riforme delle istituzioni servono a Renzi anche come biglietto da visita da esibire in Ue,in pieno semestre “italiano”, per la propria rivendicazione di flessibilità sul terreno della austerity comunitaria. Senonchè l’altro passaggio che ha fatto purtroppo da contrappunto all’esito della prima lettura per la riforma del Senato ha riguardato i dati della nostra Istat sulla nuova lieve flessione del Pil anche per il 2°trimestre 2014,che segnala la permanenza in una sia pure modesta fase recessiva( -0,3 % per il semestre) che certo non aiuta gli sforzi di Renzi per ottenere più aperture da Bruxelles. L’effetto combinato di questi due elementi creano indubbiamente motivi contraddittori d’ottimismo e di preoccupazione che sostengono meno bene di come dovrebbero l’iniziativa di governo italiana.Anche se più meditate ragioni di riflessione portano a non indulgere ad eccessivi pessimismi:semmai a serrare i ranghi perché gli interventi e le riforme sul piano economico vengano portate avanti a ritmi serrati.Certo è che siamo arrivati ad uno snodo decisivo dell’avventura politica di Renzi,come si suol definire la discesa in campo del sindaco fiorentino,prima al Nazzareno poi a Palazzo Chigi. I GIUDIZI NON DETTI SULLA CONGIUNTURA POLITICA ATTUALE/ SCONFINANDO SPESSO NEL “GUFISMO” PIU’ VOLTE EVOCATO IN QUESTI MESI Roma,09/08/14 – (Aps) – La politica,la pubblicistica politica sembrano da ieri l’altro sospese,da quando si si sono incrociati ,come si diceva più sopra, due dati decisivi dell’attuale corso politico.L’approvazione al Senato della riforma costituzionale della Camera Alta ed il verdetto Istat sul permanere di un’ancora seppur bassa recessione.Non abbiamo più visto commenti – se non estremamente indiretti – sul momento politico attuale dalla maggior parte degli organi di stampa indipendente.Dopo che sugli stessi giornali abbiamo assistito ancora in queste ultime settimane allo sforzo di promozione della Destra,berlusconiana e non, in preda ad una profonda crisi di motivazione e di consensi.Bene,questi ambienti editoriali e giornalistici sebrano entrati in un crisi di apnea,per rimettersi dalla quale risparmiano il fiato.Tutte le scelte vanno rispettate ed anche quella prima descritta.Diverso il caso di alcuni preminenti organi di stampa internazionale,come il FT che ha parlato di “fine della luna di miele” di Renzi con gli italiani,cui si aggiungono incitamenti e sprone non solo al governo italiano ma anche ad Ue e Bce perchè sostengano appieno gli sforzi dei governanti romani non lontani dal perseguimento di risulatati utili sullna via di una ripresa da riagganciare ed a portata di mano.In agenda,sempre sul Financial, anche un’intervista al Presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi.