sabato 14 dicembre 2013

UN PIU' FORTE SEGNO DEL PD POST-PRIMARIE SU UNO SCENARIO POLITICO IN PREDA MOLTE CONVUSIONI/IL PASSO AVANTI PER LA LEGGE ELETTORALE



APS- Anno XVIII ( nuova serie ) – n°651 di venerdì 13 dicembre 2013  


UNO SCENAIO POLITICO DENSO DI EVENTI CHE IL GOVERNO DELL’EMERGENZA DEVE SAPER FRONTEGGIARE/IL NUOVO SOSTEGNO PD SI FA INTANTO SENTIRE: PASSATA ALLA CAMERA LA LEGGE ELETTORALE

Roma,13/12/13 – (Aps) -Settimana politica calda, quella che- apertasi all’insegna del Primarie Pd,e con la rivoluzionaria affermazione incontrastata (con il 68% dei circa tre milioni di votanti nei gazebo) di Matteo Renzi alla Leadership dei democratici - ha subito visto un tambureggiante ritmo  di eventi susseguitisi in questi giorni e che richiedono di riflettere e considerare con attenzione l’agenda sempre più impegnativa per i democrat quale principale e più consistente  forza di governo.Si potrebbe anche cominciare dalla nuova Segreterìa Pd che Renzi ha riunito all’alba (prima delle sette) al Nazzareno,per la sua riunione costitutiva e formata per la prima volta da sette donne su dodici componenti,rigorosamente tutti sotto i 35 anni.Segnali  apprezzabili di un cambio di passo anche nel metodo, che dovrebbero far ben sperare per il seguito.Tenuto conto dell’impegno – tra gli altri - di proseguire con altre riunioni di primissima mattina.

A parte questa annotazione che non vuole essere certo futile,sulla  “metodica” del nuovo Segretario Renzi, che lascia anzi capire la serietà dell’impegno che si intende trasmettere nel lavoro politico del Partito,i dati salienti di questi giorni sono molteplici.Si è cominciato dal primo colloquio tra il Premier Letta ed neo-Segretario Renzi – che sarà formalmente insediato soltanto dopodomani domenica all’Assemblea nazionale democratica che si terrà a Milano – in cui si è  definita la cornice del rapporto tra partito e governo in materia di programma e delle sue priorità asssolute,quali la legge elettorale.Con l’invocato passaggio(come è già puntualmente avvenuto giovedi,con l’incontro dei due Presidenti Grasso e Boldrini)  dal Senato alla Camera,dove i numeri disponibili possono garantire un più rapido e fermo incardinamento della legge stessa. Di fatti salienti ve ne sono almeno altri tre.I toni accesissimi che ha toccato mercoledì alla Camera,ma in parte anche al Senato,il dibattito sulla fiducia al Governo Letta,seguìto all’uscita dalla maggioranza di tutto il gruppo berlusconiano della nuova Forza Italia.Lo scontro vivace è stato animato dai toni aggressivi, irruenti, e provocatori dei “cittadini” del M5S che siedono sui banchi parlamentari.Il Premier Letta è stato obbligato ad una replica estremamente severa,gridando agli scalmanati rappresentanti “grillini” la inaccettabilità dei loro insulti e giudizi del tutto irrituali nelle aule del Parlamento.Ma l’altro dato in evidenza è il pessimo esordio della neo-Forza Italia nel ruolo di opposizione,andando disinvoltamente ad allearsi proprio con i grillini ed i loro farneticanti obbiettivi di eversione,di demolizione dello Stato repubblicano.E’ apparso evidente lo stato di confusione che regna tra Palazzo Grazioli e villa S.Martino(le due residenze ufficiali del Cavaliere ),trascinando Forza Italia nella deriva eversiva del M5S.Il tutto condito dalle insopportabili litanìe,su malagiustizia oppresiva e spietata,”toghe rosse”,la sinistra bramosa di potere conquitato  per via giudiziaria.Ancòra
L’ultimo e forse ancor più significativo dato dei giorni appena trascorsi è la virulenza della manifestazioni dei cosiddetti “forconi” in varie città e località della Penisola che hanno destato non poche preoccupazioni,soprattutto nella difficile lettura delle motivazioni della protesta ed nome di chi si agitassero questi certo non pacifici manifestatnti,cui si sono affiancati elementi dell’estremismo di destra e di sinistra,dai certi sociali più agguerriti,alle frange vetero-fasciste quà e là disseminate,come Casa Pound ad esempio.Manifestazioni simili nella aggressività manifestata,ma di difficile identificazione sociale o di categoria,assai variegate; dalle rivendicazioni assai diversificate tra di loro.Dall’occupazione,alla casa alle tasse,alle più dispate microvertenze,unite soltanto dal comun denominatore della crisi che forse sta per rallentare ma che ancora morde,e con ferocia.Ma questa è la cornice generale della situazione odierna,che incide con diverso peso e modalità su tutti,e perciò è ben conosciuta.Governo e forze politiche responsabili
devono porre questi allarmanti segnali tra le priorità di questo momento.
Un ultima annotazione,per concludere,volta a richiamare ai doveri che la presente situazione politico,istituzionale,sociale ed economica contempla.

La maggioranza meno ampia e più coesa deve dimostrare nei fatti tale coesione:abbandonando i tatticismi e le meline "ancien regime".Sulla connotazione maggioritaria e doppio turno ,ad esempio,della legge elettorale che è da fare subito,e partendo appunto come è stato deciso da Grasso e Boldrini dalla Camera.Questo per una ragione significativa e concludente.Il Pd a Montecitorio ha i numeri sufficienti per una rapida definizione del testo di legge.E fu uno scippo, quello sì,far togliere alla Camera,qualche mese fà,il primo incardinamento della riforma.Per le altre riforme istituzionali - riduzione numero parlamentari,Senato come camera delle Autonomìe,etc - si parte dal Senato,ma senza impantanamenti.Vietato insomma menare il can per l'aia.Anche o soprattutto dopo il "tabula rasa" della Consulta in materia elettorale.Una regola che comunque dovrà valere anche negli altri campi dell'azione di governo programmata.

L’ASSEMBLEA NAZIONALE DI MILANO  ED I NUOVI VERTICI DEL PARTITO/ AI BOX DI PARTENZA IL NUOVO PD DI RENZI

 

Roma,13/12/13 – (Aps) - Nella scommessa del nuovo e ringiovanito Pd(ma senza esagerare con la retorica o la mistica del giovanilismo) non poteva non esserci la compresenza di un dirigente di elevate qualità politico-culturali,e certo non vecchio,come Gianni Cuperlo.Soltanto nella giornata di oggi venerdì si è avuta la conferma dell’accettazione,da parte di quest’ultimo,della proposta di Renzi che lo ha indicato per la Presidenza del Partito.

Un segno promettente per l’unità del Pd dopo le primarie nelle quali lo stesso Cuperlo era contendente accreditato per la Segreterìa Accanto allo sforzo di Renzi - assai apprezzato come si è visto dal popolo dei democrat - di ridisegnare una nuova,più moderna sinistra riformista .Cuperlo ha saputo portare al dibattito interno - risultato perciò più ricco ed articolato di quanto ci si aspettasse - la caratura delle radici politico-culturali- ideologiche della sinistra,sulle quali è stato costruito il Partito democratico che si conferma la principale risorsa di democrazia per il nostro Paese in questo delicato frangente politico.Che coincide,anche in questo serio sforzo di rinnovamento che è in atto dopo le Primarie,con il più generale impianto delle socialdemocrazie europee.