Osservatorio politico attento,APS nella presente era “post-ideologica”può apparire anche in controtendenza verso mode superficialmente innovative.Verso la socialdemocrazia,di cui incoraggia l'aggiornamento,od il fronte del progressismo nei continenti emergenti.Promotore ne è Antonio CIAMPAGLIA: giornalista Rai di”lungo corso”,ultimo direttore del Gr3;,notista con prolungata esperienza nei Gr e Tg. Politologo ed editorialista,senjor della Stampa parlamentare.
venerdì 26 luglio 2013
sabato 13 luglio 2013
I GERMI CHE HANNO CORROSO LA VITA PUBBLICA DEL PAESE
ED
MILIBAND/UN RENZI FORMATO ESPORTAZIONE PER IL REGNO UNITO ?
Roma,13/07/13 – (Aps) -Il renzismo è di casa anche a
Londra ?. Dopo più di un secolo in cui le Trade Union hanno dominato e
continuano a dominare sul Labour Party , a condividere e sostenere la linea politica del partito , oggi il suo
giovane segretario Edward Miliband,intende rovesciare questo
rapporto.Anticipando il nostro amato quanto discusso Sindaco fiorentino,il
leader ed ex ministro laburista, si è proposto come
“rottamatore” di vecchi e
consolidati equilibri interni di una casta politico-sindacale che ha nelle
mani, attraverso il tesseramento,la
cassa ed organizzazione,a una riserva di
circa tre milioni di voti.Su tale base dispone delle cariche interne ed esterne delle Trade Union oltreche
del partito, i candidati ai vari collegi elettorali In sostanza il Segretario
del Labour, vuole avocare a sé ruoli e funzioni che sono propri del partito
e che finora sono stati svolti dal sindacato.Ed
Milliband ,che vuole affrancarsi dal condizionamento
che lo stato degli attuali rapporti esercita
su di lui e nello svolgimento della sua attività politica,ne contesta la
somma di potere ed invoca delle primarie
all’americana,aperte non solo ai
militanti di sindacato e di partito ma a tutti,anche a quelli di diverso
orientamento ( conservatori e liberali) che comunque ne condividono i
programmi ed intendono sostenere i loro
eventuali,futuri, rappresentanti al
governo. La battaglia del giovane candidato Premier all’interno della sinistra non sarà facile.Di
fronte si troverà non poche resistenze da parte delle Trade Union ma
soprattutto da parte del loro leader Len McClusky,noto come “Len il rosso”,un
uomo che è giunto alla guida della confederazione dopo una lunga esperienza tra
i lavoratori nel porto di Liverpool.Ed Milliband , che proviene dalla London
School of Economics ,è stato eletto segretario del partito nel 2010,ad appena
40 anni ,subito dopo le dimissioni del governo Brown.Alla sua investitura ha
detto:”L’Inghilterra è un paese troppo iniquo;
la differenza tra ricchi e poveri non danneggia solo i poveri ma
tutti.Ci sono troppe persone escluse dalle opportunità e questo deturpa il
volto della nostra democrazia
giovedì 11 luglio 2013
L'EPILOGO CONVULSO DEL VENTENNIO NERO DELLA REPUBBLICA
APS –Anno
XVIII ( nuova serie ) – n°638 di venerdì 12 luglio 2013
UN VENTENNIO NERO DELLA REPUBBLICA,NON UN ANNO
Probabilmente era al quanto riduttivo,minimalista il
titolo che il Corriere della Sera ha voluto dare ieri al proprio editoriale di
apertura,su una giornata che aveva visto accadere di tutto e di più in una
democrazia parlamentare quale è, nonostante tutto, la nostra Repubblica:Poiché l’anno
che stiamo attrraversando non è un incidente della Storia,una sfortunata piega
della vicenda politica ,economica, sociale, culturale del Paese.Crediamo
viceversa che esso sia la risultante finale di una contraddizione,di un imbarbarimento
crescente e progressivo della classe di governo installatasi al potere poco
meno di un ventennio fa,dopo Tangentopoli,sull’onda della “rivoluzione liberale”
promessa agli italiani dal Cavaliere di Arcore,il Signore delle Televisioni e
di molto altro.Non c’è bisogno di ricordare a noi stessi l’obbrobrio di quanto
accaduto in questi lunghi lustri ,per arrivare alla teoria interminabile di procedimenti
innanzi a svariate Corti, sino a quelli più recenti che vanno dalla Cir,ai
diritti Tv di Mediaset,al Ruby –gate,tutti conclusi od avviati a conclusione
con pesanti condanni per il Cavaliere- Presidente.Ed è stato una pronuncia
preliminare della Cassazione,per la fissazione in termini brevi(per impedire la
parziale prescrizione dei capi del processo Mediaset) dell’udienza definitiva
della Suprema Corte a scatenare la reazione senza controllo dei cosiddetti “falchi
e colombe” (ma da qualche giorno è entrato in uso anche un altro termine,”pitonesse”
per designare le più aggressive amazzoni) che attorniano il Cavaliere medesimo.Dall’
Aventino parlamentare,al ritiro del sostegno Pdl alle Larghe Intese del Governo
Letta( che appare tuttavia poco credibile perché priverebbe automaticamente questa
singolare Destra di ogni accessibilità alle stanze del Potere di governo) sono
state le minacce buttate fragorosamente sul tavolo,a cominciare dalla richiesta
scandalosamente irrituale per la deontologia,l’etica,le norme dell’ordinamento
politico parlamentare,di fermare per tre giorni l’attività parlamentare.Per
dare modo ai maggiorenti della Destra di studiare le contromosse al golpe delle “toghe rosse” annidate anche
nelle sezioni feriali della Cassazione.Insomma,una gigantesca inusitata sbornia
di fremiti ribellistici verso il potere sconfinato dei Magistrati,ed esercitato
con ossessivo accanimento verso il Leader Maximo della Destra populista
italiana.
Bisognerebbe fermarsi un attimino e prendere fiato.Soprattutto, ricaricarsi di fiducia e speranza verso il futuro dell’Italia.Sperando appunto che la sbornia venga sbollita,ma soprattutto che si trovi la maniera di mettere in condizione di non nuocere ulteriormente
questa sciagurata accolita che ha ancora di recente ingannato milioni di italiani,con mirabolanti promesse che sarebbe bello poter mantenere se il nostro Paese non fosse ancora dentro una crisi tuttora seria,uscire dalla quale era il compito che si era voluto dare al Governo di emergenza di Enrico Letta.L’obbiettivo ora è verificare sino a qual punto è possibile proseguire questo cammino.
Bisognerebbe fermarsi un attimino e prendere fiato.Soprattutto, ricaricarsi di fiducia e speranza verso il futuro dell’Italia.Sperando appunto che la sbornia venga sbollita,ma soprattutto che si trovi la maniera di mettere in condizione di non nuocere ulteriormente
questa sciagurata accolita che ha ancora di recente ingannato milioni di italiani,con mirabolanti promesse che sarebbe bello poter mantenere se il nostro Paese non fosse ancora dentro una crisi tuttora seria,uscire dalla quale era il compito che si era voluto dare al Governo di emergenza di Enrico Letta.L’obbiettivo ora è verificare sino a qual punto è possibile proseguire questo cammino.
domenica 7 luglio 2013
L'ANOMALIA ITALIANA/NON IL DIBATTITO A SINISTRA,NEL PD MA LA SOPRAVVIVENZA DESTRA DI UN REPERTO POLITICO QUALE IL PDL( O FORZA ITALIA)
APS
– Anno XVIII ( nuova serie ) – n°637 di sabato 6 luglio
2013
L’ANOMALIA
DEL QUADRO POLITICO ITALIANO
Roma,06/07/13 – (Aps) – Mentre la seconda impetuosa
ondata della “primavera” egiziana tiene in iscacco il più importante paese
della sponda africana,sulle rive del Nilo,nella vecchia Europa,in Italia
cerchiamo un balsamo alle ferite della grave crisi economica di questi anni.Solo
che da noi non c’è solo da trovare la ricetta più indolore tra le varie forme
ragioneristiche di contenimento del
debito pubblico,dobbiamo soprattutto fare i conti con vecchi
archetipi della politica,già antichi e superati nel secolo scorso quando c’era il veto di fatto della democrazia bloccatta, per effetto della presenza,nella Penisola,del corposo ed importante partito comunista dell’Occidente,giunto più di una volta vicino al traguardo di conquistare per via democratica l’accesso al potere Oggi il partito comunista – che pure aveva subito metamorfosi significative negli ultimi lustri precedenti il crollo del Muro.- è chiaramente scomparso.V’è un un Partito ,il Pd,nato dalla confluenza di ceppi originari del post-comunismo,del cattolicesimo popolare,del socialismo riformista,che a buon diritto potrebbe qualificarsi come partito socialdemocratico di stampo europeo.Vero è che l’amal
gama interna tra le citate componenti non è esattamente ancora riuscita,per cui abbiamo potuto assistere sconsolatamente alle vicende connesse alle ultime elezioni politiche.Il Pd primo partito,per una incollatura,come si dice nel gergo dell’ippica,c he non ha vinto la gara,anzi,ha lasciato sul terreno circa tre milioni e mezzo di voti,quando i sondaggi lo davano,tutti,largamente in vantaggio sui concorrenti.Ma c’era, come si si sa, l’antipolitica,c’era Grillo,l’astensionismo in crescita,e da via del Nazzareno non si era riusciti a prevederlo.Formazione del nuovo governo e votazioni in Parlamento per il Quirinale hanno fatto il resto in questo vero e proprio test della debacle dei nostri democratici.I quali stanno ora faticosamente tentando di rialzarsi,pur essendo il primo partito in Parlamento per rapporto di forze,grazie anche al premio di maggioranza elargito dalla scandalosa legge del Porcellum.
Ma i problemi del quadro politico nazionale – caratterizzato come sappiamo dalla soluzione di emergenza delle “larghe intese”,con il Governo di coalizione guidato dal V.Segretario del Pd Enrico Letta – non consistono tanto e non solo nella “controversia” interna dei democrat ,come pure la stampa “indipendente” cerca funambolescamente di
accreditare,bensì nell’ibrido di governo cui si è stati costretti a dar vita.E’ sotto gli occhi di tutti la tattica di guerriglia nei confronti del governo di cui fanno parte gli stessi esponenti di questa ormai allegra brigata Brancaleone,quale è oggi ancora più di prima il Pdl.In attesa di transitare,come forbitamente si esprime l’ineffabile Segretario Alfano, verso una riedita Forza Italia.Ma per per proporre che cosa,per smerciare quali articoli,tenuto conto che il Padrone del Vapore ha già speso tutti gli argomenti,nelle sue ultime “rimonte”? E la trovata largamente abusata del “giù le tasse”,”giù l’Imu dalle stasche degli italiani” è destinata solo agli allocchi che ancora credono alle promesse del Cavaliere.Tenuto conto che le difficoltà,oggettive, che si trovano sul cammino dell’abolizione dell’Imu,tanto per dire,ce le ha ricordate un organismo al di sopra di ogni sospetto,qual è il Fondo Monetario Internazionale.Piaccia o non piaccia ai Brunetta e guastatori varì.
archetipi della politica,già antichi e superati nel secolo scorso quando c’era il veto di fatto della democrazia bloccatta, per effetto della presenza,nella Penisola,del corposo ed importante partito comunista dell’Occidente,giunto più di una volta vicino al traguardo di conquistare per via democratica l’accesso al potere Oggi il partito comunista – che pure aveva subito metamorfosi significative negli ultimi lustri precedenti il crollo del Muro.- è chiaramente scomparso.V’è un un Partito ,il Pd,nato dalla confluenza di ceppi originari del post-comunismo,del cattolicesimo popolare,del socialismo riformista,che a buon diritto potrebbe qualificarsi come partito socialdemocratico di stampo europeo.Vero è che l’amal
gama interna tra le citate componenti non è esattamente ancora riuscita,per cui abbiamo potuto assistere sconsolatamente alle vicende connesse alle ultime elezioni politiche.Il Pd primo partito,per una incollatura,come si dice nel gergo dell’ippica,c he non ha vinto la gara,anzi,ha lasciato sul terreno circa tre milioni e mezzo di voti,quando i sondaggi lo davano,tutti,largamente in vantaggio sui concorrenti.Ma c’era, come si si sa, l’antipolitica,c’era Grillo,l’astensionismo in crescita,e da via del Nazzareno non si era riusciti a prevederlo.Formazione del nuovo governo e votazioni in Parlamento per il Quirinale hanno fatto il resto in questo vero e proprio test della debacle dei nostri democratici.I quali stanno ora faticosamente tentando di rialzarsi,pur essendo il primo partito in Parlamento per rapporto di forze,grazie anche al premio di maggioranza elargito dalla scandalosa legge del Porcellum.
Ma i problemi del quadro politico nazionale – caratterizzato come sappiamo dalla soluzione di emergenza delle “larghe intese”,con il Governo di coalizione guidato dal V.Segretario del Pd Enrico Letta – non consistono tanto e non solo nella “controversia” interna dei democrat ,come pure la stampa “indipendente” cerca funambolescamente di
accreditare,bensì nell’ibrido di governo cui si è stati costretti a dar vita.E’ sotto gli occhi di tutti la tattica di guerriglia nei confronti del governo di cui fanno parte gli stessi esponenti di questa ormai allegra brigata Brancaleone,quale è oggi ancora più di prima il Pdl.In attesa di transitare,come forbitamente si esprime l’ineffabile Segretario Alfano, verso una riedita Forza Italia.Ma per per proporre che cosa,per smerciare quali articoli,tenuto conto che il Padrone del Vapore ha già speso tutti gli argomenti,nelle sue ultime “rimonte”? E la trovata largamente abusata del “giù le tasse”,”giù l’Imu dalle stasche degli italiani” è destinata solo agli allocchi che ancora credono alle promesse del Cavaliere.Tenuto conto che le difficoltà,oggettive, che si trovano sul cammino dell’abolizione dell’Imu,tanto per dire,ce le ha ricordate un organismo al di sopra di ogni sospetto,qual è il Fondo Monetario Internazionale.Piaccia o non piaccia ai Brunetta e guastatori varì.
RAPPORTO
URBES / CRISI E DISOCCUPAZIONE,FORBICE
NORD - SUD
Roma,29/06/13 –(Aps) -Con la crisi in atto Il divario
nord-sud del nostro paese tende sempre
più ad approfondirsi,oberato di problemi vecchi e nuovi che fanno fatica ad entrare a far parte di
una permanente agenda di governo e di un
più coerente ed equilibrato
sviluppo.Lo si rileva leggendo
il rapporto Urbes,il progetto
avviato dall’Istat e dal Cnel di misurazione del benessere equo e sostenibile
di 15 città italiane di cui 10 centro -settentrionali e 5 meridionali.Ad un
nord che regge alla crisi si contrappone
un sud che rischia di sprofondare sempre più. :il reddito pro capite
delle famiglie della provincia lombarda risulta più del doppio delle famiglie
della provincia napoletana.A fronte,infatti,di 25.291 euro di reddito dai milanesi
percepito almeno fino al 2010, il reddito delle famiglie napoletane
si attesta su 12.490 euro,al di sotto
anche della media nazionale che nello stesso anno ha fatto registrare un
reddito di 17.029 euro.Sulla quantità di reddito incidono
i livelli occupazionali che sono
i principali fattori di produzione della
ricchezza.In discesa nella provincia di Napoli al 40,1%, l’ occupazione
decresce anche in altre realtà del Mezzogiorno: nella provincia di Bari su 100 persone
residenti ,dai 20 ai 64 anni, solo il 52% risultano nel 2012 occupate,meno
della media nazionale del 61%, mentre
nella provincia di Messina solo il 48%.Abissale rispetto al nord il tasso di
occupazione femminile:33% al sud contro il 60% al nord.In forte e pericoloso
aumento i giovani sotto i 25 anni che vivono in famiglie senza occupati,
passati dal 2007 al 2011 dal 9,9% al 13,5% ,con punte che arrivano in Calabria ed in Sicilia al 15,5%-15,6% ed in Campania
addirittura al 16,9%.Oltre al reddito ed ai tassi di occupazione,secondo il
rapporto ancora altri
parametri concorrono a misurare
il benessere e la sua diversa
distribuzione nelle città ed in genere
nelle diverse realtà del paese prese in esame.
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