Roma,19/12/12 – (Aps) – Mancano soltanto pochi giorni perché,secondo
l’agenda stabilita,il Premier in carica formalizzi le dimissioni del suo
Governo.Ma contrariamente a quanto aveva auspicato il Capo dello Stato anche
nei suoi più recenti inviti –dopo che il centro destra una decina di giorni fa aveva fatto inopinatamentemancare
il suo appoggio in Parlamento a provvedimenti impegnativi del Governo “tecnico”
– la legislatura, lungi dall’avere una conclusione ordinata, come invocato appunto
da Napolitano,si sta pericolasemente avvitando in una situazione di
confusione,di “assalti alla diligenza” della Legge di Stabilità(ex-finanziaria)
dove si tenta di imbarcare le istanze più contraddittorie rispetto alla ratio del provvedimento stesso.Ma non
solo di questo si tratta perché anche altre misure varate dal Governo,come le
agevolazioni per la raccolta firme per la presentazione delle liste,vengono stravolte
o confezionate a beneficio di soggetti ed interessi particolari – “ad partitum”
si è appropriatamente detto – quali risultano dal cosiddetto “spacchettamento”
del partito berlusconiano.E vi sono inoltre le linee di guerriglia al fine di
bloccare altri provvedimenti già in vista del traguardo.Ad esempio, le norme
sulle incandidabilità,fintamente applaudita,ma tenacemete avversata da chi ha
ragioni per farlo.
ULTIMI INTERROGATIVI SULLE RIFLESSIONI DEL PROFESSORE:SCENDERA’ IN CAMPO?FINITA LA TERZIETA’ POSSIBILI SBOCCHI DEL CONFRONTO POLITIC
ULTIMI INTERROGATIVI SULLE RIFLESSIONI DEL PROFESSORE:SCENDERA’ IN CAMPO?FINITA LA TERZIETA’ POSSIBILI SBOCCHI DEL CONFRONTO POLITIC
Roma,19712/ 12 – (Aps) -Naturalmente non sono soltanto le
convulsioni parlamentari di cui si parla in queste ore a tratteggiare il clima caotico
che sta emergendo nel quadro politico.Siamo sotto un diluvio di menzogne
elargite a piene mani dal Cavaliere che dopo le incredibili giravolte e
capriole di queste settimane – Monti
no,anzi si come federatore di tutti i moderati,anzi Premier di un Monti bis:oggi
Monti no e basta – il Cavaliere appare in preda ad un delirio di esternazione
che lo porta dalle sue reti Mediaset,alla RaI,con la compiacenza dei massimi
vertici della Tv pubblica,alla radio.Il repertorio è stucchevolmente sempre lo
stesso:contro lo spread,l’euro,l?Europa germanocentrica,per l’eminazione
dell’Imu.Guardandosi bene dal dire come ragionevolmente fare.E poi,madre di tutte
le battaglie,allontanare il pericolo dei comunisti che ancora incombe con la
prevista vittoria alle elezioni di primavera del centrosinistra.Un delirio
bello e buono,insomma.
Nella cronaca convulsa di queste settimane – quando tutto ruota attorno alla scadenza elettorale,che è politica ed amministrativa in alcune importanti regioni come Lombardia e Lazio,slittata per un’altra assurda pretesa della Destra allo sbando dal 17 al 24 febbraio – entra però a pieno titolo anche il sostanziale mutamento,istituzionale,non solo, ma anche di ruolo politico sinora coerentemente ispirato alla terzietà, del Premier Monti.Che “ferito” dal voltafaccia dell’ex-maggior partito italiano,il Pdl,tiene in realtà in suspence la platea politica alla vigilia della consultazione elettorale(che avverrà con lo scandaloso “Porcellum”).Sappiamo come egli non abbia ancora sciolto gli interrogativi che pendono circa gli esiti delle sue riflessioni:promuovere soltanto liste a lui ispirate o scendere direttamente in campo,come da primi segnali si propenderebbe a credere?E’ un interrogativo di non poco conto,destinato a cambiare i termini della competizione e non sappiamo sino a che punto elevarne il livello.Una discesa in campo del Professore creerebbe problemi allo stesso partito pronosticato vincente nelle urne,vale a dire il centrosinistra di Bersani col suo Pd e la coalizione comprendente Vendola e Nencini.Di una tale proiezione immediata se ne trova già l’eco nelle parole del Segretario Bersani che – nel corso del suo giro di contatti europei,per rafforzare il proprio standing a livello internazionale – pur sottolineando il leale sostegno che in qiuesti tredici mesi il Pd ha assicurato all’azione del governo Monti,ha messo in rilievo due punti carenti come equità e crescita;soprattutto non ha mancato di ripetere che non crede giovino al livello della politica partiti o formazioni a carattere personale.Come appunto anche le scelte di Monti si vanno nettamente profilando.
Nella cronaca convulsa di queste settimane – quando tutto ruota attorno alla scadenza elettorale,che è politica ed amministrativa in alcune importanti regioni come Lombardia e Lazio,slittata per un’altra assurda pretesa della Destra allo sbando dal 17 al 24 febbraio – entra però a pieno titolo anche il sostanziale mutamento,istituzionale,non solo, ma anche di ruolo politico sinora coerentemente ispirato alla terzietà, del Premier Monti.Che “ferito” dal voltafaccia dell’ex-maggior partito italiano,il Pdl,tiene in realtà in suspence la platea politica alla vigilia della consultazione elettorale(che avverrà con lo scandaloso “Porcellum”).Sappiamo come egli non abbia ancora sciolto gli interrogativi che pendono circa gli esiti delle sue riflessioni:promuovere soltanto liste a lui ispirate o scendere direttamente in campo,come da primi segnali si propenderebbe a credere?E’ un interrogativo di non poco conto,destinato a cambiare i termini della competizione e non sappiamo sino a che punto elevarne il livello.Una discesa in campo del Professore creerebbe problemi allo stesso partito pronosticato vincente nelle urne,vale a dire il centrosinistra di Bersani col suo Pd e la coalizione comprendente Vendola e Nencini.Di una tale proiezione immediata se ne trova già l’eco nelle parole del Segretario Bersani che – nel corso del suo giro di contatti europei,per rafforzare il proprio standing a livello internazionale – pur sottolineando il leale sostegno che in qiuesti tredici mesi il Pd ha assicurato all’azione del governo Monti,ha messo in rilievo due punti carenti come equità e crescita;soprattutto non ha mancato di ripetere che non crede giovino al livello della politica partiti o formazioni a carattere personale.Come appunto anche le scelte di Monti si vanno nettamente profilando.