APS
– Anno XIX ( nuova serie ) – n°665 di venerdì
21 marzo 2014
ESAME EUROPEO PER RENZI:APPREZZATE RIFORME,LAVORO,CRESCITA,TAGLI ALLA SPESA,ENTRO I VINCOLI UE/MONITO ITALIANO:EUROPA PIU’SOLIDALE !
Roma,21/03/14
– (Aps) - L’Era Renzi ha superato il vero battesimo del fuoco di questi giorni
in Europa:Nell’ordine,gli incontri con Hollande a Parigi,con la Cancelliera
Mertkel a Berlino e poi il quello che si può definire il vero e proprio “esame”
a Bruxelles,alla riunione del Consiglio Ministeriale Ue .E non vi è dubbio che
si sia trattato di un vero e proprio esame,quello sostenuto dal Primo Ministro
italiano,nel presentare il suo programma di riforme e di interventi a favore
del lavoro,della crescita basati su un accentuato piano di tagli della spesa
pubblica.Da parte degli “esaminatori” europei.assieme all’apprezzamento per il
piano d’azione del giovane Premier italiano,non si è mancato di sottolineare la
valenza degli obblighi comunitari per il tetto massimo del 3% nel rapporto deficit-Pil,scritto anche
nel famoso Fiscal compact.Quì Renzi ha avuto da parte sua l’opportunità di ribadire con forza ,accanto
alle assicurazioni sul mantenimento da parte italiana dei vincoli Ue di
bilancio,la necessità improrogabile di correggere in qualche modo la rigida e
burocratica impostazione,o “filosofia” comunitaria,la quale deve aprirsi a
maggiori obblighi di solidarietà verso Paesi ed aree oggi virtuosamente
impegnate a rimettere maggiore ordine nei propri conti pubblici.E ciò
nell’interesse dell’Europa stessa,se vuole uscire nel suo insieme dalla fase
recessiva.Una esortazione che proviene peraltro da uno dei principali Stati
aderenti,il nostro appunto,secondo paese manifatturiero del Continente e ,tra
l’altro, uno dei sei soci fondatori della Comunità nei lontani anni
Cinquanta.Il tutto al netto della constatazione che l’Europa e la sua Comunità
di Stati fluttuano trai marosi di un populismo antieuropeista per nulla rassicurante.Di qui la necessità per i
Paesi che hanno a cuore, ed hanno anche l’interesse,a mantener viva la loro
Unione,a mostrare una più piena solidarietà e vicinanza ai popoli dei diversi
Paesi.Questo peraltro sembra voler essere il punto centrale dell’impegno
europeo dell’Italia nell’imminente semestre di Presidenza italiana della Ue.E’
prevedibile che il Premier italiano voglia utilizzare il semestre della sua
presidenza per mettere con forza sul tavolo dell’Europa siffatto non secondario
argomento.
UN CONTESTO SOCIALE POLITICO IN EVOLUZIONE CHE NON DOVREBBE INTRALCIARE “LA SVOLTA BUONA” DI RENZI
Roma,21/03/14 – (Aps) - E’ vero che è suonata l’ora della rivolta ;degli interessi piccoli o grandi – piu’ grandi che i piccoli - che vengono colpiti dagli interventi riformatori del nuovo Governo e che via via fanno sentire la propria voce.Ha cominciato purtroppo a nome dei manager di aziende pubbliche o partecipate,l’amministratorre delegato delle Ferrovie dello Stato.Moretti ha manifestato la propria ribellione – pena l’abbandono - a vedersi ridurre il compenso dai circa 900mila attuali ai 250mila previsti, con il richiamo peraltro ai rischi ed al mercato che non sembrano proprio attenere al caso suo,trattandosi di impresa pubblica operante in posizione monopolistica.Provocando naturalmente un coro di dissenso e di condanna.Con i manager,si fanno sentire categorie e settori colpiti in una maniera o nell’altra dai provvedimenti annunciati con la spending review Sono spinte e pressioni da fronteggiare per spezzare l’assedio.In generale di interessi che sono stati a lungo,durante vari decenni,”tutelati” a discapito di altri che sono stati sacrificati. Il pericolo dinanzi al quale si trova il governo di Renzi è quello che si saldi il cerchio tra tutti i vari “nemici”,consapevoli o non dell’iniziativa riformatrice di Renzi,i quali si annidano in una vasta articolata area o nebulosa di quanti avvertono di poterne essere colpiti.Una vasta nebulosa abitata da quanti sono titolari ,di piccoli ma più spesso meno piccoli, privilegi e protezioni che paventano di poter perdere:insomma di chi si sente più garantito nella situazione attuale,aggrappati alla scialuppa della “raccomandazione” per il posto di lavoro nelle varie catagorie ,per la casa,per la designazione ad un incarico manageriale o dirigenziale locale o nazionale.Questo dappertutto,nelle universita,nelle strutture sanitarie.professionali e via discorrendo.Un quadro necessariamente incompleto e generalizzato che abbraccia tanta parte dei nostri ceti sociali,a tutti i livelli dai più bassi a quelli più elevati.Questo il blocco elettorale che ha votato in proporzioni prevalenti,in questi ultimi vent’anni,per la Destra il Centro,ma non solo.Questa vasta area,questa nebulosa si sente a rischio con l’avvento del giovane leader Renzi,veloce e determinato,nelle stanze del potere;che trascina dietro di se un Partito,il Pd,che fino all’altro ieri si era avvolto in se stesso,mancando ad importanti appuntamenti.Con la Storia?Bè.,diciamo almeno con occasioni di svolta politica decisive.per il Paese:Ora “la svolta buona” di Renzi può far giustizia di tutte le occasioni mancate (anche dal Pd) per scuotere e riscattare l’Italia,cercando al contempo di dare una scossa benefica anche alla vecchia ,un po’ sonnolenta(e burocratica)Europa.Per questo non si può restare alla finestra:bisogna dare una mano,con fiducia. . .
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