giovedì 3 gennaio 2013

CONFERMATE LE PREMESSE:IL DISPERATO DISIMPEGNO DEL PDL E LA MINACCIA DI “SALIRE” IN POLITICA DEL PROFESSORE

Roma,            31/12/12 – (Aps) – Se di convulsa e confusa conclusione della legislatura si era parlato nei giorni passati - con la sempre più evidente dissoluzione dell’ex-primo partito del nostro firmamento politico ed il più preciso manifestarsi di una inaspettata metamorfosi del Prof.Monti da tecnico ad una temeraria incarnazione politica – oggi,ultimo giorno dell’anno,  possiamo dire che sono stati del tutto confermati pronostici e soprattutto preoccupazioni della vigilia.
Il solo dato positivo positivo appare in questo quadro la nuova bella prova di partecipazione democratica offerta dal Pd – si parla un milione complessivo di persone che vi hanno aderito – con li primarie parlamentari svoltesi tra ieri e ieri l’altro in tutte le regioni italiane, per scegliere i candidati nelle liste Pd per Camera e Senato.E si trattava, come si sa, di un tentativo generoso di correggere uno degli aspetti più vistosi dell’indecente “porcellum” che la Destra ha regalato agli italiani,privandoli del diritto di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento.
Oggi dunque,a pochi giorni dalla formale apertura della campagna elettorale per il voto del 24 e 25 febbraio,il quadro appare chiaro circa i concorrenti che si sfideranno prima sulle piazze e poi nella urne.Oltre al Pd – pronosticato vincitore di questa decisiva tornata politico-elettorale – ci sarà l’ex-armata vittoriosa della Destra populista ormai in pieno stato di confusione e disorientamento,accanto all’oggettto misterioso della coalizione del Professore,risultante da un’aggregazione composita tra partiti tradizionali (o loro spezzoni )come l’Udc di Casini e l’Fli di Fini,accanto al movimento di Montezemolo,ed altre possibili liste di reduci Pdl.Il tutto in nome della ormai conosciuta Agenda Monti.La quale tuttavia o è,come è stato in questi tredici mesi di Governo “tecnico”,una traccia seria di azione di emergenza per un Paese nel pieno della crisi dell’eurozona,con le molte luci e le non poche ombre che conosciamo sul terreno dell’equità e dei ceti sociali meno protetti;ovvero,se affidata alle mani di “volenterosi” o di notabili disponibili,diventa un oggetto pericoloso,suscettibile di creare seri danni ai già precari equilibri sociali su cui poggia il Paese.Insomma una cosa diversa dall’agenda del governo Monti attuata grarie all’appoggio coerente e determinante in Parlamento di forze come la sinistra rifomista,il Pd.Un impegno che deve certamente continuare nella XVII  Legislatura,come è nella consapevolezza almeno del maggior partito che “scende” nella competizione elettorale,i democrat E a far da promemoria non c’era davvero bisogno di inventarsi  un movimento che consapevolmente o meno potrebbe dare una mano all’antipolitica.Anche se non dovrebbe essere così per il il prestigio,l’autorevolezza,le benemerenze che Monti si è conquistato sul terreno europeo,soprattutto nell’ultimo anno quando ha rappresentato il volto affidabile dell’Italia.Ma ciò non toglie che il Prof.con la sua invenzione “centrista” si sia lasciato sedurre dalle sirene ammaliatrici di un Ppe preoccupato dei futuri prevedibili rapporti di forza su scala Ue dopo le tornate politiche in calendario,in Italia,in Germania.

NEL PD –RIMASTO FEDELE ALL’AGENDA –PRESSIONI  PER  MANTENERE IL RAPPORTO CON MODERATI-CENTRISTI

Roma,31/12/12 –(Aps) – Nel Pd – che per effetto della novità “lista Monti” ha subito qualche sparuta defezione (il giuslavorista senatore.Ichino,D’Ubaldo e qualcun altro) largamente compensate dalle adesioni di Piero Grasso,il Procuratore nazionale antimafia,il prof.Dell’Aringa,e di altri - continua la pressione sui veritici di via del Nazzareno perché non venga affievolito l’impegno per la completa attuazione dell’agenda di governo Monti e sull’ipotesi di alleanza e di collaborazione con i moderati centristi.Una prospettiva che per la verità il segretario Bersani ha ripetutatemente ribadito negli ultimi tempi,sino a che dagli ambienti di Monti & C non sono arrivati i primi colpi di propaganda preelettorale,sulla mancanza di vere distinzioni tra destra e sinistra; sul “conservatorismo” di molte posizioni della sinistra,della socialdemocrazia di stampo europeo,che è ovviamente del tutto opinabile,elementi comunque da inquadrare in un contesto più ampio per non cedere alla tentazione del momento,di una facile propaganda.Mettere le carte in tavola,per Emanuele Macaluso in una recente lettera Corriere.Sullo stesso giornale l’appello perché “su tasse,lavoro e riforme il Pd stia con Monti”:firmatoCeccanti,Morando,Mancina,Gentiloni,Ranieri,Vassallo ed altri.   


 

Nessun commento:

Posta un commento