mercoledì 27 luglio 2011

DALLE VICENDE DEL CORTILE DI CASA NOSTRA AI TRAGICI EVENTI TERRORISTICI DI OSLO

Roma,22/07/11 (Aps) – Un’altra settimana infocata per la crisi che vistosamente investe gli esili equilibri politici del centrodestra  che miracolosamemente resta incollato al potere,pur al centro di una vera e propria tempesta politica,istituzionale,morale che ha portato ormai al pettine tutti i nodi di una formjidabile contraddizione in termini,quale è quella rappresentato dal cosiddetto blocco sociale- politico del berlusconismo;per la turbolenza dei mercati finanziari che hanno lambio il nostro Paese atteso alla prova delle misure antideficit varate a tempo di record nella settimana precedente, dopo l’appello del Capo dello Stato cui le opposizioni di centrosinistra avevano aderito con lodevole prontezza;Con il corollario ormai consueto della Rai che quale servizio pubblico è arrivato a livelli di indecenza senza limiti per la “spoliaziione” fattane dalla destra,sensa pudori – il modello Minzolini,per interderci:arroganza e dabbenaggine al potere ! – ed in coda con l’aggravante che è spuntata ancora una volta una questione motale anche a sinistra,con il caso Penati a Milano che cerfto non è di aiuto al maggior partito di opposiziione in un momento in cui deve affinare e mettere a punto la propria iniziativa politica e la propria proposta di governo dinanzi allo sfascio della ex maggioranza PdL- Lega.
In siffatto quadro desolante che offre oggi  il cortile di casa nostra,giungono in queste ore da Oslo notizie agghiaccianti di un plurimo attentato che ha colpito,a quel che al momento si sa,il centro della capitale norvegese – nella zona dei Ministeri e delle sedi di importanti organi di stampa,il principale tabloid norvegese  -.ed un’isola a breve distanza dalla capitaled dove era in isvolgimento un seminario per giovani quadri ed aderenti del partito laburista e dove il bilancio delle vittime sembrerebbe assai consistente.L’incognita sugli autori di questi terribili attentati è al momento totale.Pure nella doverosa prudenza di queste prime ore,il fantasma dell’11 settembre,delle Torri Gemelle di New York,è stato ovviamente subito evocato,assieme alla minaccia islamica quedista che il mondo occidentale sente sempre incombere sulla propria testa,per la virulenza assunta negli ultimi decenni dalla violenza terroristica che ha pericolosi focolai in tutta l’area estremorientale,come dei continenti africano ed asiatico.Perché rimane sostanzialmente immutato agli inizi del nostro secolo la contrapposizione tra un terzamondismo di impronta islamica ed il mondo occidentale i cui valori millenari sembrano subire peraltro una inevitabile usura.Quello che maggiormente colpisce dopo queste prime tragiche notizie da Oslo è che a trovarsi sotto tiro sia ancora una volta – perché non vi sono estranei precedenti per molti versi inquietanti – siano paesi dell’area più progredita e libera dell’Occidente  europeo,come la Scandinavia,culla storica del welfare socialdemocratico

IL RITUALE DEL VENTAGLIO NEI PALAZZI DELLE ISTITUZIONI/ IN TRASPARENZA IL FILO ROSSO DI  UNO SPARTIACQUE NELLA STORIA POLITICA DEL PAESE
Roma,22/07/11 (Aps) – Anche nella rituale cerimonia dell’omaggio del Ventaglio ai  vertici delle tre massime istituzioni della Repubblica – Capo dello Stato e Presidenti di Senato  e Camera –da parte dell’associazione della stampa parlamentare si leggono i segni di un logoramento andato assai avanti in questi ultimi anni,quale frutto avvelenato di malfermi ed innaturali equilibri originati dalla concezione antipolitica che ne è alla base.
Unica luce accesa nel buio della nostra situazione politico-istituzionale (che si estende barbaramente,e ad personam, al rapporto tra  Magistratura e Politica) è rappresentata dall’azione puntuale tenace del Capo dello Stato che cerca di tener dritta la barra della navigazione trai flutti impetuosi che ci minacciano.Ed in controluce si legge con chiarezza la necessità  – dopo circa un altro ventennio infausto – di un nuovo corso che passi attraverso il lavacro delle urne,laddove gli italiani potranno liberamente esprimersi per un cambiamento che liberi il loro futuro.


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