lunedì 11 luglio 2011

PDL/ACCLAMATO ALFANO DELFINO DEL CAVALIERE /RIBADITA CONCEZIONE PROPRIETARIA DEL PARTITO : IMPOSSIBLE MISSION?

Roma,01/07/11 ( Aps ) - Davanti e dietro il sipario dell’Auditorium della Conciliazione a Roma – dove menodi una anno fa si consumò lo strappo di  Fini da Berlusconi :”Cosa fai,mi cacci ?” – si è celebrata la “messa cantata” della promozione a Segretario del PdL dell’attuale Guardasigilli Angelino Alfano -  che per la sua fedeltà al Capo qualcuno aveva voluto specificarne il vero ruolo,di Guardaspalle -.Una mossa in ogni caso dettata dalla disperazione del Cavaliere e dei suo “cerchio magico”, per così dire,dinanzi al progressivo sfaldamento ed alla paralisi dell’azione di governo di questo Esecutivo ,soprattutto dinanzi alla tremenda botta delle amministrative e del referendum,che ha colpito duramente entrambi i partiti della coalizione, PdL e Lega:al punto che eccetto Roma ( dove Alemanno stà facendo piuttosto masluccio) e Palermo,tutti i più grandi capoluoghi di regione sono in mano al centrosinistra.Gli anni e la stanchezza per le vicissitudini privato-giudiziarie che tengono ancora indefessamente impegnato il Premier sono state però addotte come motivazione per questa altra “epocale”  novità (dopo la riforma della giustizia,ricordate?) sul versante forzista:un segretario designato ed acclamato,non eletto,al posto del grande Conducator.Il tutto con contorno di baci e commozione che ha contraddistinto il rito dell’Auditorium.
Ora a parte la legittima ironia che l’evento ha suscitato – segretario del partito o del Cavaliere ?- pensiamo che Alfano potrebbe seriamente essere una giovane risorsa al servizio della politica;nello specifico all’interno di quello che è stato – all’inizio di questa legislatura -  il più grande partito di centrodestra,sia pure con tutti i limiti che conosciamo.
Il partito di “plastica”,sorto dal nulla ma sull’ondata giustizialista,di Mani Pulite, dei primi anni ’90;a forte connotazione populista e senza una reale piattaforma politico ideale,avendo per di più in nuce un colossale conflitto d’interessi(Mediaset  più giornali, cinema,case editrici e via dicendo) e di “vertenze” giudiziarie che confliggevano,da un lato o dall’altro, apertamente con le pretese garantiste e con quelle giustizialiste dalle quali aveva mosso i primi passi.In più la neo aggregazione lasciava chiaramente intendere - come è stato poi assai bene dimostrato -  la mancanza assoluta di ogni barlume minimo di democrazia interna.Insomma una cosa di proprietà,punto e basta.
Se non vi fosse questa lunga ed intricata premessa,si potrebbe anche dare qualche credito al compito che Angelino Alfano si è prefissato nel suo discorso d’investitura.
Nei fatti esso si presenta semplicemente come impossible mission

LONTANI DAI PROBLEMI DEL PAESE/ I COMMENTI  ALLA  MEMORABILE “ MATINE’ ALL’AUDITORIUM DELLA CONCILIAZIONE.
Roma,01/07/11 ( Aps ) – Per Fabio Granata – Fli,Vice Presidente Commissione antimafia -
Alfano,Guardasigilli in carica,è solo il ventriloquo di Berlusconi.<Il suo richiamo ai valori risulta involontariamente esilarante,vista la platea ed i comportamenti manifestatisi.
Vedre l’onorevole Alfonso Papa partecipzre all’ovazione su “regole e sanzioni” fotografa e sintetizza il nuovo corso.
Per l’Istat un giovane su tre è disoccupato,una donna su due nel Sud non trova lavoro.Lo ricorda Michele Ventura,V.Presidente del gruppo Pd a Montecitorio,rilevando come la risposta venuta da un governo al fallimento sia presentazione di una manovra che è una “bomba ad orologeria”,come è stata definita.Ovvero quando da un Presidente del Consiglio dvenuto ormai macchietta di se stesso,si afferma davanti all’addomesticata platea del consiglio nazionale PdL si afferma di aver sacrificato la propria vita per la libertà.Intendendo forse la libertà di fare esclusivamente il proprio interesse ?”
Per Francesco Boccia,cordinatore politiche economiche del Gruppo Pd della Camera,che si riferiva al discorso di Alfano al Consiglio nazionale del Pdl,vi è l’ostinazione a divorziare
dai problemi reali del Paese.
Riforma della Giustizia ed intercettazioni:sono ancora queste le priorità all’ordine del giorno dell’assemblea nazionale berlusconiana e del neosegretario Alfano.Si prosegue tristemente nel segno della continuità:chiusi nel loro castello incantato,parlano d’altro!
Analogo il giudizio della Presidente dei senatori del partito democratico,Anna Finocchiaro,che aggiunge il richiamo alle valutazioni  di Standard&Poor’s che confermano i rischi per il debito del nostro Paese

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