martedì 22 luglio 2014

L'OTTIMISMO OBBLIGATORIO NELLA DECISIVA PARTITA DELLE RIFORME AL SENATO/LA OSTINAZIONE DI RETROGUARDIA DEL FRONTE CONSERVATORE CHE SI SALDA ALLE RISORGENTI VELLEITA' DELLA DESTRA

APS – Anno XIX ( nuova serie ) – n° 681 di martedi’ 22 luglio 2014 L’OTTIMISMO OBBLIGATORIO NELLA DECISIVA PARTITA PER LE RIFORME AL SENATO - DIFRONTE AL COMPOSITO FRONTE DEI CONSERVATORI ( ED ALLE RISORGENTI VELLEITA’ DELLA DESTRA) Roma,22/076/14 – (Aps) –Opportunamente sfrondato il discorso di Scalfari - all'interno di una dei suoi domenical i e troppo lunghi, penalizzanti sermoni - resta pienamente valido il suo giudizio sulla inaspettata sentenza d'appello,che ha manda assolto Berlusconi condannato,come tutti conosciamo ormai assai bene,a sette anni più le pene accessorie con l’interdizione perpetua dei pubblici ujffici,con il conseguente effetto della decadenza dal laticlavio.Quattro udienze soltanto dell'Appello a fronte delle oltre cinquanta del Primo grado,sono sufficienti a far osservare che v'è stata una, a dir poco iperveloce, formazione del libero convincimento di questi ultimi giudici.Ciò detto,vale ovviamente anche in questo caso il principio che le sentenze si accettano,vanno eseguite,si possono criticare sulla base di elementi giuridici certi e non faziosi.E proprio attenendosi a questi criteri non si può non dire oggi - superato lo schoc della prima notizia sulla sentenza di venerdì scorso - che per pura astratta ipotesi la vicenda giudiziaria di cui trattasi potrebe anche considerarsi conclusa.Essa segna comunque la fine di un'epoca assai poco onorevole per il nostro Paese.Restano cioè aperte una questione poltica ed una di eticapubblica da cui l'Italia che cambia deve presto e decisamente affrancarsi. Quella che precede è soltanto una serena riflessione –per quanto assai centrale nella nuovissima fase del confronto politico dopo la inattesa sentenza d’Appello del Ruby-gate – che trova quotidiani e puntuali riscontri nelle nuove ancora “confortanti parole dell’ex-Cavaliere”.Che pure qualche frecciatina rivelatrice delle nuove velleitarie intenzioni di revance delle antiche ed ormai scombicchierate “armate” forziste lascia balenare,più che soltanto indovinare.Che il Patto del Nazzareno tenga o meno al cento per cento lo vedremo proprio negli impegnativi passaggi della discussione ed approvazione in Aula a Palazzo Madama del ddl costituzionale che ridisegna,in mezzo a non poche difficoltà ed ostacoli,profilo e contenuti del nuovo Senato.Dove ,tra parentesi,va evidenziandosi ancora una volta un problema non nuovo: i poteri e la composizione della Conferenza cosiddetta dei Capi Gruppo che altera,ci pare significativamente,forza e rappresentanza delle singole espressioni politiche legittimamente manifestate nel voto popolare.La battaglia politica in Parlamento si combatte – condizionandola e talvolta anche vincendola - anche col giochino dei minigruppi alla cui formazione danno una mano anche i cosiddetti “prestiti” da parte dei partiti maggiori ? Sta di fatto che , al là di siffatte annotaziioni critiche,quella che proseguirà a Palazzo Madama.nelle prossime settimane potrà forse veramente definirsi “la madre di tutte le battaglie “.Senza enfasi o retorica,potrà essere il crocevia che il nostro Paese incontra per imboccare in concreto la via delle riforme che – come affermano Renzi ed il Pd –“cambieranno verso” all’Italia.Poichè ne conseguiranno molti altri punti qualificanti del programma di governo,gia definiti od annunciati solo per titoli,come si voluto annotare da parte dei più occhiuti critici ed osservatori.

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