APS
– Anno XVIII ( nuova serie) – n°647 di martedì 19 novembre 2013
LUCI
DELLA RIBALTA /DAL SURREALE STRAPPO A
DESTRA ALL’IMBARAZZO ISTITUZIONALE DEL CASO CANCELLIERI
Roma,19/11/13 – (Aps) - I diversivi,in politica come nei
media che la riflettono,sono una costante diffusa senza limiti e confini.Nel
nostro osservatorio decentrato,del Sud Europa, siamo passati dalle roventi
cronache dei giorni scorsi ,con la netta accelerazione nel tramonto del
ventennio del Cavaliere,il surreale strappo,la “ribellione” aperta,sino a qule momento soltanto
sospettata ad opera del proprio delfino
e figlio diletto(anche,ahimè se senza il Il quid),Angelino,ad un’altra
vicenda surreale,quella del Guardasigilli,Annamaria Cancellieri che giustamente
sta attirando i riflettori della cronaca politica.E non già perché abbia
commesso – e non è accaduto questo,come viene confermano dagli atti sin quì
affidati alla Procura torinese –bensi perche non ha colto quel senso di
inopportunità che dovevaa circondare le manifestazioni di umana vicinanza per
taluni aspetti della vicenda Ligresti verso cui anche un Guardasigilli può nutrire
sentimenti di sincera amicizia ed affetto E’ sbagliato pertanto affannarsi a
scrutare se i comportamenti della Cancellieri in questa vicenda potessero
giudicarsi “penalmente rilevanti” – e non pare che lo siano – mentre quello che
in discussione è certamente il senso di opportunità,il riferimento al rispetto
senza ombre di un’etica istituzionale che dovrebbero ancora poter consigliare
il famoso “passo indietro” che da più parti viene ormai suggerito.Creando ci
pare un imbarazzo che nella fattispecie non dovrebbe essere più di tanto, a
Palazzo Chigi come al Colle.
Tornando dunque alle cronache di tutt’altro tenore che concernono il tramonto e le convulsioni neppure disssimulate che stanno accompagnando il tramonto definitivo del berlusconismo, occorre annotare come la inattesa “rivoluzione” dell’alla governativa del Pdl sia stata accompagnata da amorevoli rassicurazioni.Alfano ed i suoi boys ministeriali resteranno al timone governativo, affianco a Letta, soltanto o soprattutto per meglio difendere le ragioni del Cavaliere perseguitato dalla “giustizia ingiusta”.Perche poi in definitiva ,quella dei governisti, è soltanto una scissione a termine,anzi “ a tempo determinato”,come è stato spiritosamente osservato dal principale concorrente alla premiership democraica.Niente paura quindi.Alle elezioni si torna tutti assieme - .Fratelli,cugini,leghisti d’Italia - per affermare tutti uniti le nobili ragioni di una centrodestra che almeno per quanto riguarda il ventennio che sta compiersi ha mostrato soltanto la faccia del populismo più vieto oltre a parecchi altri contenuti ben mirati, non già agli interessi del Paese,bensì a quelli “ad personam” o a beneficio di quella speciale casta formatasi attorno al Cavaliere,o ad altre incrostazioni di potere che vi si sono coagulate.Ecco il bello di questa destra populista che abbiamo avuto il piacere di conoscere negli ultimi venti anni.Bè,bisogna pur darglielo lo sfogo,in questa fase morente del berlusconismo: sì, si può ricominciare daccapo; come nel gioco dell’oca si si riparte dal punto di inizio.Da ForzaItalia,tanto per fare un esempio!Si tratta come appare evidente di fantasie malate,in cui ciascuno gioca la sua parte,Alfano come Fitto,dando sfogo appunto alle immaginazioni più bizzarre,come è trapelato anche nel faticoso speach di Alfano ieri sera, nel talk-show che il solito noto cerimoniere delle gerarchìe potere ha imbastito su Rai1 su questo tema fantasioso - ma complesso e non sempre comprensibile - della scissione e ricomposizione della Destra casareccia nostrana.Unl discorso un po’ più serio forse anche malinconico,che ci allontana decisamente dal faceto di queste sceneggiate fuori del tempo cui stiamo assistendo da qualche tempo
Tornando dunque alle cronache di tutt’altro tenore che concernono il tramonto e le convulsioni neppure disssimulate che stanno accompagnando il tramonto definitivo del berlusconismo, occorre annotare come la inattesa “rivoluzione” dell’alla governativa del Pdl sia stata accompagnata da amorevoli rassicurazioni.Alfano ed i suoi boys ministeriali resteranno al timone governativo, affianco a Letta, soltanto o soprattutto per meglio difendere le ragioni del Cavaliere perseguitato dalla “giustizia ingiusta”.Perche poi in definitiva ,quella dei governisti, è soltanto una scissione a termine,anzi “ a tempo determinato”,come è stato spiritosamente osservato dal principale concorrente alla premiership democraica.Niente paura quindi.Alle elezioni si torna tutti assieme - .Fratelli,cugini,leghisti d’Italia - per affermare tutti uniti le nobili ragioni di una centrodestra che almeno per quanto riguarda il ventennio che sta compiersi ha mostrato soltanto la faccia del populismo più vieto oltre a parecchi altri contenuti ben mirati, non già agli interessi del Paese,bensì a quelli “ad personam” o a beneficio di quella speciale casta formatasi attorno al Cavaliere,o ad altre incrostazioni di potere che vi si sono coagulate.Ecco il bello di questa destra populista che abbiamo avuto il piacere di conoscere negli ultimi venti anni.Bè,bisogna pur darglielo lo sfogo,in questa fase morente del berlusconismo: sì, si può ricominciare daccapo; come nel gioco dell’oca si si riparte dal punto di inizio.Da ForzaItalia,tanto per fare un esempio!Si tratta come appare evidente di fantasie malate,in cui ciascuno gioca la sua parte,Alfano come Fitto,dando sfogo appunto alle immaginazioni più bizzarre,come è trapelato anche nel faticoso speach di Alfano ieri sera, nel talk-show che il solito noto cerimoniere delle gerarchìe potere ha imbastito su Rai1 su questo tema fantasioso - ma complesso e non sempre comprensibile - della scissione e ricomposizione della Destra casareccia nostrana.Unl discorso un po’ più serio forse anche malinconico,che ci allontana decisamente dal faceto di queste sceneggiate fuori del tempo cui stiamo assistendo da qualche tempo
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