martedì 5 novembre 2013

DRAMMA OD OPERA BUFFA/DALLA "DECADENZA" ALL'IMPLORAZIONE DELLA GRAZIA DAL COLLE



APS – Anno XVIII ( nuova serie ) – n°646 di martedì 5 novembre 2013

 

DRAMMA OD OPERA BUFFA/DOPO LA DECADENZA, L’IMPLORAZIONE DELLA GRAZIA AL COLLE:UNO  SQUALLIDO TOCCO DI DECADENZA ALLE ISTITUZIONI

Roma,05/11/13 – (Aps) – E’ davvero uno squallido tocco di decadenza alla vita istituzionale quello che da mesi e mesi a questa parte il populismo berlusconiano sta infliggendo alla vita ed alla dignità politico-istituzionale della Repubblica,Nonostante gli sforzi di contenimemto  che –nell’ambito ciascuno delle proprie potenzialità - stanno cercando di  opporre.In primo luogo il Capo dello Stato nella sua opera assidua, attenta,  equilibratrice  con cui cerca di far fronte alle convulsioni, prossime in taluni casi,a vere e proprie forme eversive.In secondo luogo quello che resta delle risorse democratiche del Paese:direi essenzialmente,e per fortuna,una grossa forza popolare,schierata indifesa della legalità repubblicana quale è oggi – ad onta di errori,incertezze e palsi falsi che ne hanno connotato il cammino soprattutto nelle tormentate vicende del post-voto del marzo ed aprile scorsi,il Pd.Stiamo parlando del partito della sinistra riformista,resosi disponibile con uno dei suoi esponenti qualificati a dar vita a quelle “larghe intese”,spesso indispensabili ,anche in altre democrazie europee,ma soprattutto da noi per l’emergenza, che ancora continua,per  portare il Paese fuori dalle secche della crisi e della recessione economica.
Ed è una formula questa dell’ anomala o strana maggioranza tra partiti contrapposti che urta indubbiamente da noi,in Italia, con la totale indeterminatezza della natura e dell’ispirazione politico-ideale di una formazione quale il Pdl( ora Forza Italia ?) priva dei connotati una Destra normale,che è e deve essere di ispirazione conservatrice sì, ma chiaramente liberale democratica.Da noi  questa Destra non esiste:al suo posto v’è una anomala formazione populista.Nata in una circostanza di grande confusione politica,morale ed ideologica,in coincidenza con riassetto politico e delle ideologìe che a fine Novecento si era portato dietro il crollo del Muro di Berlino,anche come simbolo dell’ eclissi del comunismo internazionale.In una fase che in Italia sfociò nel capitolo di Tangentopoli e di Mani Pulite,aprendo di fatto una pagina di palingenesi politica,e degli stessi strumenti della politica.Insomma mentre a sinistra si mescolavano,sia pure non senza tormenti ,le varie anime che si richiamavano alle esperienze post-comuniste,socialiste,cattolico-popolari o progressiste di diversa ispirazione,ma che avevano in ogni caso come modello di riferimento la socialdemocrazi di stampo europeo,il Labour britannico,ovvero i democrat statunitensi,sul fronte opposto,dei moderati-conservatori ci toccava ben altra sorte.Vale a dire,una Destra che del populismo incarna tutte le indeterminatezze e le pulsioni non esattamente democratiche e perciò lontana dai canoni politici e programmatici,sul terreno europeo per esempio,del Ppe.Questa – e non in ultima analisi -,la differenza strutturale che ostacola attualmente il cammino del “governo di servizio” costruito attorno alla capacità,la tenacia e l’impegno di Enrico Letta.Ostacola cioè Il percorso perché il governo di servizio,o di emergenza,arrivi a superare il prossimo anno e quindi il semestre di Presidenza italiana nella Ue in cui l’Italia - ed a nome non solo dell’Italia -  possà avere l’opportunità di rivendicare una linea  di riequilibrio delle politiche economiche,sociali,finanziarie dell’Unione, soprattutto per dare forza alla voce che invoca il passaggio all’Europa politica,per salvaguarne la originaria ispirazione comunitaria dei Padri fondatori.
Tutto sta a superare l’onda d’urto che si alza dalle contorsioni eversive del populismo berlusconiano morente,oggi originate soprattutto dalla indecente pretesa di sottrarsi all’imperio  della legge uguale per tutti.

 

Nessun commento:

Posta un commento