APS
– Anno XVIII ( nuova serie) – n°630 di venerdì
17 maggio 2013
Roma,17/05/13
– (Aps) – Giornali e circoli benpensanti continuano ad alimentare la speranza
che il governo di “emergenza” possa continuare positivamente la sua azione
nonostante i forti scricchiolii ,meglio, le aperte tensioni,che si avvertono
nella sua maggioranza,conditi dalle ricorrenti minacce Pdl di un ritorno alle
urne.Più recenti esempi :il tentativo maldestro del Cavaliere di attribuirisi
il merito dello stop alla rata di giugno dell’Imu,ovvero quello di riproporre
il bavaglio alla stampa in materia di intercettazioni,la cui disciplina va
semmai vista – come strumento volto a disvelare la prova, non il reato - in un
contesto più organico.Ed inoltre – punto centrale e nevralgico della esile
intesa di governo –bisogna assolutamente scansare il tranello di Berlusconi e
soci di legare l’abolizione del Porcellum – sinanco il suo autore Calderoli ne
auspica la fine! – ad una più estesa riforma istituzionale che ha tempi e
procedure chiaramente più lunghi e
complessi e che potrebbe non arrivare in porto o,verosimilmente,non arrivarvi
per tempo in condizioni politiche come
quelle attuali.Questo è l’imperativo che è condiviso chiaramente dal Pd,il
maggior azionista della coalizione di governo,e soprattutto dal Premier Enrico
Letta che ha indetto per il prossimo mercoledì un incontro “ad hoc”.Benchè il
governo delle “larghe intese” non abbia alle spalle molte settimane di vita,è
chiaro ormai che la navigazione di questo governo che voleva essere di”servizio”
per il Paese,per superare un’altra fase acuta della crisi – che riguarda il lavoro
e e la recessione in termini di economia reale – fa fatica procedere, con la
palla al piede di una Destra berlusconiana dominata dall’ossessione giudiziaria
del Cavaliere e dalla spinta alla guerriglia demagogica, populista che non
trascura nessuna occasione per mettersi di traverso sul cammino che Enrico
Letta aveva disegnato – con fiducia ed anche forse con qualche ingenuità in più
– per la coalizione da lui guidata.Berlusconi vuole incassare il prezzo di una
collaborazione di governo che si è resa necessaria perché priva di alternative
percorribili .Necessaria tuttavia anche
perché il Pd in questo avvio di legislatura,dopo la delusione per il proprio
risultato elettorale,ha manifestato un malessere profondo rivelatosi in pieno con le votazioni per
eleggere il nuovo Capo dello Stato,con la imponente dissidenza di ben 101
grandi elettori sul nome di Prodi.Tale malessere ha impresso necessariamente
una svolta in qualche modo ulteriormente involutiva al quadro politico già
complesso,quale si presentava all’apertura delle urne a fine febbraio scorso.
LE FATICHE DI EPIFANI PER RIDAR VOCE POLITICA AL PD/E PER RITESSERE IL FILO DI UNA DIALETTICA RIFONDATIVA DELLA NOSTRA SINISTRA RIFORMISTA.
Roma,17/05/13 – (Aps) – Il Pd - che non è,come ovvio,il partito “comunista” di cui comicamente si delira dalle parti del Cavaliere ( ma quando ci liberemo finalmente di questo fastidioso ingombro del quadro politico nostrano ed avremo un normale polo conservatore-democratico ?)- ha iniziato con la Segreteria di Guglielmo Epifani il suo impegnativo percorso di “ricostruzione” politica interna.Dobbiamo chiamarla così tenuto conto dello stato al quale si era arrivato con le convulsioni del voto “presidenziale” a Montecitorio e con la mesta rassegnazione che ha palesato l’Assemblea nazionale di domenica scorsa a Roma.Ora il Pd non può fallire l’obbiettivo di rimettere in corsa, su basi aggiornate e rivisitate,quello che deve essere - uscendo anche dagli imbarazzi e dalle ambiguità post-ideologiche forse oggi di moda – il partito socialdemocratico di forte impronta europea.
LE FATICHE DI EPIFANI PER RIDAR VOCE POLITICA AL PD/E PER RITESSERE IL FILO DI UNA DIALETTICA RIFONDATIVA DELLA NOSTRA SINISTRA RIFORMISTA.
Roma,17/05/13 – (Aps) – Il Pd - che non è,come ovvio,il partito “comunista” di cui comicamente si delira dalle parti del Cavaliere ( ma quando ci liberemo finalmente di questo fastidioso ingombro del quadro politico nostrano ed avremo un normale polo conservatore-democratico ?)- ha iniziato con la Segreteria di Guglielmo Epifani il suo impegnativo percorso di “ricostruzione” politica interna.Dobbiamo chiamarla così tenuto conto dello stato al quale si era arrivato con le convulsioni del voto “presidenziale” a Montecitorio e con la mesta rassegnazione che ha palesato l’Assemblea nazionale di domenica scorsa a Roma.Ora il Pd non può fallire l’obbiettivo di rimettere in corsa, su basi aggiornate e rivisitate,quello che deve essere - uscendo anche dagli imbarazzi e dalle ambiguità post-ideologiche forse oggi di moda – il partito socialdemocratico di forte impronta europea.
CATALOGO
DEL DEGRADO :NETTURBINI E GIARDINIERI,MISTERO
METROPOLITANO /LETTERALMENTE SOTTO I PIEDI IGIENE VERDE E DECORO DELLE CITTA’
Roma,17/05/13 – (Aps) - Sono un esercito e pure si vedono poco in giro; di pomeriggio poi quasi per niente.Parliamo dei
netturbini e dei giardinieri comunali.Nelle
città si raccolgono rifiuti solo con i camion ma lo spazzamento è ormai una
attività desueta.Sui giornali locali e sul web cittadini indignati, si chiedono:”dove
sono finiti gli spazzini” (alias: operatori ecologici o netturbini , se
preferite)? “Riusciremo mai a sapere- si chiedono tra l’allarmato e
l’imbufalito i cittadini – quanti
sono,come sono organizzati,come ed
in che modo il loro lavoro viene distribuito nelle varie municipalità,in
che misura incidono sulla pesantissima tassa della spazzatura che tutti paghiamo”? Appena apparsi in occasioni
speciali ,e solo nelle strade maggiormente interessate,ricompaiono poi a ranghi
rigorosamente ridotti, al centro ed
ancora di più in periferia dove l’inadeguatezza ed i ritardi nella pulizia di piazze,strade e
marciapiedi,mettono a rischio le condizioni di igiene e procurano un grave danno di immagine. Anche
per i giardinieri come per i netturbini
si pongono gli stessi interrogativi.Aiuole della città, prive della ordinaria
manutenzione,sono piene di sterpaglie.Alberi , piante e fioriere che avrebbero
bisogno di innaffiamenti sono destinati per incuria ad un mortale abbandono. Ai
cittadini che protestano per questo
stato di cose spesso si risponde
che mancano uomini e mezzi necessari per
far fronte a tutte le innumerevoli esigenze.Recentemente,tuttavia, varie
inchieste hanno accertato che negli organici v’è una ripartizione del
numero complessivo degli addetti tra municipalità,grandi parchi , etc.Non tutti
sono però operativi.Tra di essi ci sono naturalmente anche anziani, inabili, assenteisti
che normalmente vengono esentati dai turni più impegnativi.La soluzione
inevitabile sta nell’affidamento di appalti a ditte private.E qui il cerchio si
chiude:servizio carente, inefficiente= più costi in ascesa costante.
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