sabato 18 maggio 2013

LA DESTRA SULLA ZATTERA DELLE "LARGHE INTESE"/PROVOCAZIONI POPULISTE,OSSESSIONE GIUSTIZIA,MINACCE DI UN RITORNO ALLE URNE


APS – Anno XVIII ( nuova serie) – n°630  di  venerdì  17 maggio 2013

Roma,17/05/13 – (Aps) – Giornali e circoli benpensanti continuano ad alimentare la speranza che il governo di “emergenza” possa continuare positivamente la sua azione nonostante i forti scricchiolii ,meglio, le aperte tensioni,che si avvertono nella sua maggioranza,conditi dalle ricorrenti minacce Pdl di un ritorno alle urne.Più recenti esempi :il tentativo maldestro del Cavaliere di attribuirisi il merito dello stop alla rata di giugno dell’Imu,ovvero quello di riproporre il bavaglio alla stampa in materia di intercettazioni,la cui disciplina va semmai vista – come strumento volto a disvelare la prova, non il reato - in un contesto più organico.Ed inoltre – punto centrale e nevralgico della esile intesa di governo –bisogna assolutamente scansare il tranello di Berlusconi e soci di legare l’abolizione del Porcellum – sinanco il suo autore Calderoli ne auspica la fine! – ad una più estesa riforma istituzionale che ha tempi e procedure chiaramente  più lunghi e complessi e che potrebbe non arrivare in porto o,verosimilmente,non arrivarvi per tempo in  condizioni politiche come quelle attuali.Questo è l’imperativo che è condiviso chiaramente dal Pd,il maggior azionista della coalizione di governo,e soprattutto dal Premier Enrico Letta che ha indetto per il prossimo mercoledì un incontro “ad hoc”.Benchè il governo delle “larghe intese” non abbia alle spalle molte settimane di vita,è chiaro ormai che la navigazione di questo governo che voleva essere di”servizio” per il Paese,per superare un’altra fase acuta della crisi – che riguarda il lavoro e e la recessione in termini di economia reale – fa fatica procedere, con la palla al piede di una Destra berlusconiana dominata dall’ossessione giudiziaria del Cavaliere e dalla spinta alla guerriglia demagogica, populista che non trascura nessuna occasione per mettersi di traverso sul cammino che Enrico Letta aveva disegnato – con fiducia ed anche forse con qualche ingenuità in più – per la coalizione da lui guidata.Berlusconi vuole incassare il prezzo di una collaborazione di governo che si è resa necessaria perché priva di alternative percorribili .Necessaria tuttavia  anche perché il Pd in questo avvio di legislatura,dopo la delusione per il proprio risultato elettorale,ha manifestato un malessere profondo  rivelatosi in pieno con le votazioni per eleggere il nuovo Capo dello Stato,con la imponente dissidenza di ben 101 grandi elettori sul nome di Prodi.Tale malessere ha impresso necessariamente una svolta in qualche modo ulteriormente involutiva al quadro politico già complesso,quale si presentava all’apertura delle urne a fine febbraio scorso.

LE FATICHE DI EPIFANI PER RIDAR VOCE POLITICA AL PD/E PER RITESSERE IL FILO DI UNA DIALETTICA RIFONDATIVA DELLA  NOSTRA SINISTRA RIFORMISTA.   

Roma,17/05/13 – (Aps) – Il Pd - che non è,come  ovvio,il partito “comunista” di cui comicamente si delira dalle parti del Cavaliere ( ma quando ci liberemo finalmente di questo fastidioso ingombro del quadro politico nostrano ed avremo un normale polo conservatore-democratico ?)- ha iniziato con la Segreteria di Guglielmo Epifani il suo impegnativo percorso di “ricostruzione” politica interna.Dobbiamo chiamarla così tenuto conto dello stato al quale si era arrivato con le convulsioni del voto “presidenziale” a Montecitorio e con la mesta rassegnazione che ha palesato l’Assemblea nazionale di domenica scorsa a Roma.Ora il Pd non può fallire l’obbiettivo di rimettere in corsa, su basi aggiornate e rivisitate,quello che deve essere - uscendo anche dagli imbarazzi e dalle ambiguità post-ideologiche forse oggi di moda – il partito socialdemocratico di forte impronta europea.

CATALOGO DEL DEGRADO :NETTURBINI E GIARDINIERI,MISTERO  METROPOLITANO /LETTERALMENTE SOTTO I PIEDI  IGIENE VERDE E DECORO DELLE  CITTA’

Roma,17/05/13 – (Aps) - Sono un  esercito e pure  si vedono poco in giro; di  pomeriggio poi quasi per niente.Parliamo dei netturbini e dei giardinieri  comunali.Nelle città si raccolgono rifiuti solo con i camion ma lo spazzamento è ormai una attività desueta.Sui giornali locali e sul web cittadini indignati, si chiedono:”dove sono finiti gli spazzini” (alias: operatori ecologici o netturbini , se preferite)? “Riusciremo mai a sapere- si chiedono tra l’allarmato e l’imbufalito i cittadini – quanti  sono,come sono organizzati,come ed  in che modo il loro lavoro viene distribuito nelle varie municipalità,in che misura incidono sulla pesantissima tassa della spazzatura che tutti  paghiamo”? Appena apparsi in occasioni speciali ,e solo nelle strade maggiormente interessate,ricompaiono poi a ranghi rigorosamente ridotti, al centro ed  ancora di più in periferia dove l’inadeguatezza ed  i ritardi nella pulizia di piazze,strade e marciapiedi,mettono a rischio le condizioni di igiene  e procurano un grave danno di immagine. Anche per i giardinieri come per  i netturbini si pongono gli stessi interrogativi.Aiuole della città, prive della ordinaria manutenzione,sono piene di sterpaglie.Alberi , piante e fioriere che avrebbero bisogno di  innaffiamenti sono destinati  per incuria ad un mortale abbandono. Ai cittadini che protestano per  questo stato di cose  spesso si risponde che  mancano uomini e mezzi necessari per far fronte  a tutte le innumerevoli  esigenze.Recentemente,tuttavia, varie inchieste hanno  accertato che   negli organici v’è una ripartizione del numero complessivo degli addetti tra municipalità,grandi parchi , etc.Non tutti sono però operativi.Tra di essi ci sono naturalmente anche  anziani, inabili,   assenteisti  che normalmente vengono esentati dai turni più impegnativi.La soluzione inevitabile sta nell’affidamento di appalti a ditte private.E qui il cerchio si chiude:servizio carente, inefficiente= più costi in ascesa costante.

 

 

 

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