venerdì 6 marzo 2015

L'AVVENTURA DI RENZI A P:CHIGI/OLTRE L'EQUIVOCO DEL P.DEL NAZZARENO CAMMINARE ORMAI SOLTANTO SULLE PROPRIE GAMBE.LA MINACCIA DELLA JIAHD ARRIVATA DIFRONTE ALLA NOSTRE COSTE NON PUO' INDEBOLIRE IL NOSTRO IMPEGNO SOLIDALE DI PACE SULLO SCACCHIERE MONDIALE

Mercoledì 4 Marzo 2015 APS – Anno XX ( nuova serie ) – n° 697 di lunedì 2 marzo 2015 L’AVVENTURA DI RENZI A P.CHIGI/FINITO L’EQUIVOCO DEL NAZZARENO OCCORRE ORMAI CAMMINARE SOLO CON LE PROPRIE GAMBE,SENZA ALIBI Roma,02/03/15 – (Aps) – L’agenda del Governo Renzi raccoglie frutti – taluni forse anche insperati,almeno in questo preciso momento – arricchendo oltre il previsto il carniere del Premier Renzi.Sono i grandi misuratori degli indici di trend della nostra economia e del sistema che sembrerebbero dire che - finalmente sia pure cautamente- essi oggi finalmente tirano. L’abbassamento dello spread già sotto quota 100(per un precedente dello stesso tenore occorrerebbe andare indietro di almeno 5 anni) trai nostri buoni del Tesoro e i Bund tedeschi hanno confermato la buona notizia, assieme al rialzo preventivato del Pil dello 0,1 per cento nel primo trimestre dell’anno.Noi sappiamo tuttavia che i punti dell’azione di governo di Matteo Renzi comprendono anche,o soprattutto, numerose riforme destinate ad incidere sul nostro assetto politico-istituzionale:Si valla riforma del Senato,del Titolo V della Carta Costituzionale,dell’Italicum,della nuova legge elettorale,della riforma del lavoro, col Jobs Act.Tutti provvedimenti che hanno già superato l’ostica,travagliata barriera del voto parlamentare.Ma l’elenco non è esaustivo,perché la ricca e variegata compagnia dei provvedimenti legislativi che riformano o riassettano l’ordinamento italiano è assai lungo.Citiamo - sperando di non fare esclusioni passibili di intepretazioni malevoli - la responsabilità civile dei giudici,accolta dalle critiche della categoria,i provvedimenti in cantiere per la scuola,per la pubblica amministrazione,cui si è dedicata con impegno la Ministra Madìa.Ne’ si può tacere l’ondata di allarme che – alla vigilia dell’apertura della procedura di nomina del nuovo Capo dello Stato,aperta e chiusa rapidamente con il felice esito della scelta di Sergio Mattarella,un indubbio successo di Matteo Renzi – ondata di allarme,dicevamo, che si era diffusa sul poco chiaro congegno della norma che sanziona penalmente la frode fiscale e che sembrava potesse favorire il famoso caso,già giudicato, dei diritti Mediaset di Berlusconi.Uguale allarme si diffondeva a proposito delle prime notizie sui progetti sempre dell’Azienda del Biscione di appropriarsi degli impianti di ricetrasmissdione RaiSull’onda di interpretazioni che neppure nel caso potevano mancare,anzi,è piombata l’OpasMediaset su oltre il 66 per cento di Rai-Flay.Offerta che ignorava però bellamente il divieto posto dal Governo con apposito decreto, in cui si fissa il limite obbligatorio del 51% a favore della quota pubblica della società. Insomma un’agenda ricca e complessa ed anche un po’ tortuosa.Per via dei numerosi interrogativi che ciascun titolo solleva circa la coerenza riformatrice del suo combinato disposto;specie se frutto dell’opera di governo di una compagine targata Pd(seppure sottobraccia alla “compagnia dell’opera dei ciechi”( diciamo così e senza ingiuria) riferendoci a quei singolari alleati minori di governo rappresentati da Alfano e soci,che fanno la mossa di“digrignare” spesso anche i denti, a difesa delle loro “sacrosante” istanze ideologiche o di categorìa.Soprattutto per effetto delle ombre sinistre che il famoso Patto del Nazzareno di poco più di un anno fa – e finalmente considerato chiuso soltanto di recente – continua a proiettare tutt’ora su singoli atti e scelte del Governo Renzi.Figuriamoci su leggi di chiara valenza politico-istituzionale,quali le riforme costituzionali o la legge elettorale. LA PACE ARABO-ISRAELIANA IN M.O. E NON SOLO/ANCHE UN PIU’ DRAMMATICO E PREMINENTE OBBIETTIVO:CONTRASTARE CON FORZA LA MINACCIA JIHADISTA Roma,03/03/15 – (Aps) -Utilizzare la tribuna offertagli in questi giorni da New York per rilanciarsi - come ha appena fatto il Premier israeliano Netanyau – come”Mr.Sicurezza” non favorisce esattamente la causa della lotta all'Isis,oggi preminente rispetto a qualsiasi altro obbiettivo.Anche se è vero che la teoria dei "due popoli due Stati" - Israele e Palestina – procede quanto meno con ancora troppe incertezze ed esitazioni.Vedere la recente discussione nel nostro Parlamento a conclusione della quale sono stati approvati col sostegno del Governo due documenti di maggioranza sostanzialmente divergenti.Ma la perdurante minaccia jihadista del Califfato -arrivata ormai sulle rive del Mediterraneo - mai come in questo momento non consente incertezze e contraddizioni. Ma questa è soltanto una faccia del variegato quanto inquietante panorama internazionale con tutti i focolai di crisi apertisi od aggravati negli ultimi tempi.E’ dei giorni appena trascorsi l’agenda dei colloqui che hanno impegnato il nostro Paese nella persona del Premier Renzi con il Presidente ucraino Porochenko,a Kiev,e con il Presidente russo Putin, a Mosca,all’indomani peraltro dell’uccisione - che non sarà mai chiarita - di uno dei leaders dell’opposizione liberale, Namtsov.Come è stato annotato dai più acuti osservatori diplomatici,purtroppo da parte del rappresentante italiano non è stata pronunciato alcun invito alla Russia ad abbandonare l’area dei confini orientali dell’Ucraina,come nessun accenno è stato fatto alle sanzioni che da parte Ue sono già state comminate a Mosca.Mentre si è preferito blandire il Presidente russo in vista di un semmai possibile coinvolgimento di Mosca per fronteggiare la temibile feroce minaccia jiahdista affacciatasi direttamente sulle rive del Mediterraneo.E’ la politica dei piccoli passi?

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