sabato 24 maggio 2014

TRA SPERANZE E PAURE AL VOTO EUROPEO DI DOMANI MA DEI PROBLEMI UE SI E'PARLATO ASSAI POCO NELLE PIAZZE/POPULISMI A FINE CORSA,/LA SPINTA DI RENZI AL CAMBIAMENTO DI VERSO IN ITALIA ED IN EUROPA

APS – Anno XIX ( nuova serie ) – n° 673 di sabato 24 maggio 2014 SPERANZE E PAURE NEL VOTO EUROPEO MA NELLE PIAZZE SI E’PARLATO ASSAI POCO DI UE/SPINGERE AVANTI IL CAMBIO DI VERSO, FINE CORSA DEI POPULISMI Roma,24/05/14 – (Aps ) - Facevamo come molti in queste ore - alla vigilia del voto europeo - una riflessione sul significato e le conseguenze, non solo nella Ue, dell'apparente consenso attorno allo sfascismo delirante e senza sbocchi di Grillo.Sappiamo viceversa del sostegno ampio e fiducioso di cui gode Renzi nell'opinione pubblica maggioritaria - pure in un diffuso sentimento di delusione se non di disperazione di una consistente parte dei ceti meno protetti - per il progetto già avviato di riforme anche nell'architettura istituzionale e della macchina dello Stato.Insomma il "far cambiar verso al Paese" ed anche all’Europa – questo l’hastag lanciato dal Presidente del Consiglio e Segretario del Pd Renzi - c'è parso in profonda sintonia col sano sentimento popolare.Perchè allora il comico genovese va strombazzando pronostici trionfali sul voto di domenica?Non sembra anche a voi che i conti non tornino.E che ci sia comunque modo nella cabina elettorale di smontare questi infondati ottimismi. Oggi in tema di pronostici alla vigilia del voto sarà bene non rischiare,ma giudichiamo dai toni più morbidi dei commentatori,dalle diverse angolazioni,vi sia prudenza che nasce dalla sensazione di quanto sta cambiando nel Paese.Queste novità certamente riguardano la spinta nuova,l’impulso veloce e decisivo che ad opera di Renzi è stata impressa all’azione riformatrice della coalizione del Pd con gruppi minori del centrodestra non berlusconiano e del centrismo vecchio e nuovo che arranca ad emergere,dopo le traversìe del movimento di Mario Monti.Novità gia in fase di attuazione – con gli 80 euro in busta paga per i redditi bassi,e molto altro – che investe la “pacifica rivoluzione” in tema istituzionale(trasformazione del Senato,abolizione delle Province,Titolo V della C.Costituzionale) che mettono sotto il mirino del vero e per la prima volta approfondito piano riformatore l’apparato burocratico ed amministrativo dello Stato,con la prevedibile contrapposizione della casta degli alti burocrati che gìa manda segnali di insofferenza e di resistenza,come era ovvio prevedere.Accanto a questo lo scontro,per così dire,con la struttura del sindacato,delle tre tradizionali Confederazioni(Cgil,Cisl,Uil) che attacca al cuore il punto fofte della strategia dei sindacati,la cosiddetta”concertazione”.Non v’è chi non veda quale sia la posta in gioco(che comprende anche governance e spending review della Rai chiamata a fare il proprio dovere in tema di risparmi e di sacrifici) in questo confronto tra Governo ed alcuni trai più decisivi aspetti della gestione economica, politica, amministrativa del Paese.Che non trascura la normativa in materia di lavoro che è il nodo centrale e la prima emergenza dell’Italia. C’è chi afferma che le novità starebbero affiorando anche all’interno del Movimento di Grillo che – favorito, come si usa ormai ripetere dalla larga fascia di scontento che domina tra le fasce sociali meno garantire,trai giovani,etc – manifestrebbe segni di consapevoloezza che si miscelano con l’aggressività e la violenza verbale dell’ex comico,come dei suoi epigoni.Ma in che consisterebbe questa evoluzione ,considerato che dai comportamenti significativi quotidiani,in sede parlamentare da esempio,non v’è assolutamente traccia?Il dopo voto europeo, ed anche i suoi esiti numerici,potrebbero chiarirlo .

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