APS –Anno
XVIII ( nuova serie ) – n°638 di venerdì 12 luglio 2013
UN VENTENNIO NERO DELLA REPUBBLICA,NON UN ANNO
Probabilmente era al quanto riduttivo,minimalista il
titolo che il Corriere della Sera ha voluto dare ieri al proprio editoriale di
apertura,su una giornata che aveva visto accadere di tutto e di più in una
democrazia parlamentare quale è, nonostante tutto, la nostra Repubblica:Poiché l’anno
che stiamo attrraversando non è un incidente della Storia,una sfortunata piega
della vicenda politica ,economica, sociale, culturale del Paese.Crediamo
viceversa che esso sia la risultante finale di una contraddizione,di un imbarbarimento
crescente e progressivo della classe di governo installatasi al potere poco
meno di un ventennio fa,dopo Tangentopoli,sull’onda della “rivoluzione liberale”
promessa agli italiani dal Cavaliere di Arcore,il Signore delle Televisioni e
di molto altro.Non c’è bisogno di ricordare a noi stessi l’obbrobrio di quanto
accaduto in questi lunghi lustri ,per arrivare alla teoria interminabile di procedimenti
innanzi a svariate Corti, sino a quelli più recenti che vanno dalla Cir,ai
diritti Tv di Mediaset,al Ruby –gate,tutti conclusi od avviati a conclusione
con pesanti condanni per il Cavaliere- Presidente.Ed è stato una pronuncia
preliminare della Cassazione,per la fissazione in termini brevi(per impedire la
parziale prescrizione dei capi del processo Mediaset) dell’udienza definitiva
della Suprema Corte a scatenare la reazione senza controllo dei cosiddetti “falchi
e colombe” (ma da qualche giorno è entrato in uso anche un altro termine,”pitonesse”
per designare le più aggressive amazzoni) che attorniano il Cavaliere medesimo.Dall’
Aventino parlamentare,al ritiro del sostegno Pdl alle Larghe Intese del Governo
Letta( che appare tuttavia poco credibile perché priverebbe automaticamente questa
singolare Destra di ogni accessibilità alle stanze del Potere di governo) sono
state le minacce buttate fragorosamente sul tavolo,a cominciare dalla richiesta
scandalosamente irrituale per la deontologia,l’etica,le norme dell’ordinamento
politico parlamentare,di fermare per tre giorni l’attività parlamentare.Per
dare modo ai maggiorenti della Destra di studiare le contromosse al golpe delle “toghe rosse” annidate anche
nelle sezioni feriali della Cassazione.Insomma,una gigantesca inusitata sbornia
di fremiti ribellistici verso il potere sconfinato dei Magistrati,ed esercitato
con ossessivo accanimento verso il Leader Maximo della Destra populista
italiana.
Bisognerebbe fermarsi un attimino e prendere fiato.Soprattutto, ricaricarsi di fiducia e speranza verso il futuro dell’Italia.Sperando appunto che la sbornia venga sbollita,ma soprattutto che si trovi la maniera di mettere in condizione di non nuocere ulteriormente
questa sciagurata accolita che ha ancora di recente ingannato milioni di italiani,con mirabolanti promesse che sarebbe bello poter mantenere se il nostro Paese non fosse ancora dentro una crisi tuttora seria,uscire dalla quale era il compito che si era voluto dare al Governo di emergenza di Enrico Letta.L’obbiettivo ora è verificare sino a qual punto è possibile proseguire questo cammino.
Bisognerebbe fermarsi un attimino e prendere fiato.Soprattutto, ricaricarsi di fiducia e speranza verso il futuro dell’Italia.Sperando appunto che la sbornia venga sbollita,ma soprattutto che si trovi la maniera di mettere in condizione di non nuocere ulteriormente
questa sciagurata accolita che ha ancora di recente ingannato milioni di italiani,con mirabolanti promesse che sarebbe bello poter mantenere se il nostro Paese non fosse ancora dentro una crisi tuttora seria,uscire dalla quale era il compito che si era voluto dare al Governo di emergenza di Enrico Letta.L’obbiettivo ora è verificare sino a qual punto è possibile proseguire questo cammino.
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