sabato 9 maggio 2015

LA SCONFITTA LABURISTA E LA CRISI DELLA SOCIALDEMOCRAZIA EUROPEA/MA IL VECCHIO CONTINENTE HA PIU'CHE MAI BISOGNO DELLA SOCIADEMOCRAZIA PER SALVARE IL DESTINO DELLA UE

SABATO 9 MAGGIO 2015 APS - ANNO XIX ( NUOVA SERIE ) - N°703 di SABATO 9 MAGGIO 2015 Roma,09/05/15 - (Aps) - La sconfitta laburista alle elezioni di ieri l'altro giovedì nel Regno Unito segnala una situazione che non concerne soltanto l'appannamento dell'astro socialdemocratico nell'intera Europa.Fatta eccezione per l'exploit italiano alle scorse europee di maggio dello scorso anno - il 41%,un risultato inusitato sino a quel momento per le liste socialiste che fortemente inorgoglì il Premier e Segretario del Pd Matteo Renzi,fresco di insediamento a Palazzo Chihi come al Nazzareno(la sede del Partito) - lo scenario dell'Europa non è gran che incoraggiante per i partiti socialdemocratici e laburisti che non riescono a superare la china.Hanno ovunque o quasi posizioni di primo piano,ma generalmente come principale opposisitore dei governi imperniati sull'altro partito competitore.In altri casi - vedi la Germania della Cancelliera Merkel - sono in governi di coaliazione,come a Berlino,assieme al più forte partito cristiano-cattolico guidato appunto dalla Cancelliera.Abbiamo citato il risultato delle elezioni inglesi di per sé sufficientemente emblematico del trend di equilibrio trai due principali partiti di un bipolarismo che ha sino ad ora ha costituito la regola del gioco.Ma a Londra - e purtroppo non solo oltremanica,ma anche a Parigi come a Roma,e così via;per fortuna non ancora a Berlino - c'erano altri fattori in gioco.Innnzitutto la forte spinta antieuro che ha collocato ormai in ogni caso la Gran Bretagna in una posizione di distanza da Bruxelles.Cameron ed il partito Tory dovranno giocare con molta attenzione la carta del referendum per impedire che esso veramente sancisca l'uscita inglese dalla Ue,prima ancora del non ingresso nell'eurozona.Gli inglesi per vocazione guardano soprattutto e con orgoglio alla loro "relazione speciale"con gli Stati Uniti.Sono stati sempre molto diffidenti del passo e dei litigi della veccia Europa continentale.C'è di più anche in Gran Bretagna un risorgente populismo che ha attecchito assai bene e con il quale non si può evitare di fare i conti.Un quadro complesso che è fatto delle diffuse debolezza della sinistra tradizionale,come in Francia con lo scarso vigore dell'esperienza Hollande,senza trascurare l'Italia.Non sono bastati i vent'anni dell'esperienza mortificante del berlusconismo,perchè arrivato Renzi al potere sono entrate in circolo idee a dir poco strane(il Partito della Nazione:che cosa è,a che ed a chi serve?).Si sono poste anche le premesse di uno strappo assolutamente da evitare.

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