venerdì 24 aprile 2015

L'UCCISIONE AL CONFINE AFGHANO-PAKISTANO DEL COOPERANTE ITALIANO LO PORTO A META'GENNAIO AD OPERA DI UN DRONE USA.LA GRAVE NOTIZIA DATA SOLO IERI DAL PRESIDENTE AMERICANO OBAMA

Sabato 24 aprile 2015 APS – Anno XIX ( nuova serie ) – n° 701 di venerdì 24 aprile 2015 UNO SCENARIO INQUIETANTE LA MORTE DEL NOSTRO COOPERANTE LO PORTO A META’GENNAIO SCORSO AD OPERA DI UN DRONE USA E RIVELATA IERI DA OBAMA. Roma,24/04/15 – (Aps) - E’ arrivato come fulmine a ciel sereno,per così dire,l’annuncio contrito di Barak Obama – anche per la lunga distanza di tempo dall’accaduto,dovuta al non semplice accertamento dell’identità delle vittime,e c’era come si sa anche uno statunitense nel compound - sulla morte del cooperante italiano Giovanni Lo Porto, avvenuta appunto nel gennaio scorso,ad opera di un drone Usa in missione antiterrostica al confine tra Afghanistan e Pakistan.Da ieri l’attenzione pubblica, non solo in Italia, è incentrata su questo terribile evento che ha visto la fine del nostro cooperante, che al pari di molti altri giovani di tutto il mondo,prestano in condizioni di estremo pericolo la loro preziosa opera umanitaria negli svariati conflitti aperti in tante arie del nostro continente.Questo terribile incidente – emerso soltanto nella giornata di ieri,e con il contorno di circostanze non proprio del tutto convincenti– è intanto un’altra riprova che anche l’azione dei più sofisticati strumenti bellici di ultima generazione non sia esenti da effetti imprevisti, dovuti il più delle volte all’imprecisione se non la negligenza degli altri apparati che li cooperano,Così è stato ai confini dei due paesi che sono notoriamernte la sede provilegiata delle strutture terroristiche quaediste,dei loro programmi di distruzione e di morte.Un brusco richiamo,insomma,alla realtà più urticante,sconvolgente di questi “nuovi conflitti” che scuotono il mondo, quasi sempre al di là ed al di sopra di ogni ragionevole motivazione.Basti pensare che oggi queste assurde barbariche guerre si combattono assai spesso nel nome di Allah,o di Maometto contro gli incolpevole fedeli di Cristo e del suo sacrificio. Eventi terribili dunque che riaccendono immediata reazione e sgomentano l’attenzione dell’opinione pubblica ,con effetti che si saldano a momenti e tensioni legate alle situazioni interne dei singoli Paesi.Così in Italia,dove era tutt’altro che spente il vero e proprio allarme prodotto dall’ultima più seria sciagura nel Mediterraneo,con poco meno di novecento vittime terribilmente inghiottite dai flutti marini,e che si sommano,come nello stesso fine settimana ultimo,alle altre perdite umane che la drammaticità della situazione nel continente africano e nella contigua area mediorientale, producono quotidianamente ormai con gli sbarchi sempre più frequenti nella buona stagione che avanza.Ma soprattutto per la crescente spregiudicata intraprensenza criminale dei cosiddetti scafisti che si attivano senza scrupolo alcuno e con guadagni sempre più altri al trasporto di queste masse disperate di migranti verso le coste italiana.poco importa l’esito della non lunga traversata e la salute dei disperati che si affidano loro, contro prezzi elevatissimi di questi passaggi, di morte non di rado. Un’altra tragedi adel nostro tempo di cui si è occupato proprio ieri un Consiglioi straordinario della Ue,con risultati per il momento modesto e che andrebbero integrati in maniera molto più concreta e sostanziosa.Un terreno,questo,forse per giudicare se l’Europa è una prospettiva con un futuro politica ed etica per giustificare il vecchio sogno unitario dei Padri fondatori della Comunità che ha preso i suoi primi lineamenti,nel dopoguerra,nei primi anni Cinquanta. Sulla ribalta odierna sono giunte le notizie dello smantellamento di una cellula para-quaedista in Sardegna.L’obbiettivo – parliamo del 2010 ed anni seguenti – sarebbe stato il Vaticano e lo stesso Pontefice.Dalla S.Sede si ostenta tuttavia una tranquilla sicurezza.

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