sabato 14 giugno 2014

L'ASSEMBLEA PD A ROMA /RENZI RILANCIA LA SFIDA DELLE SUE RIFORME E BLOCCA LE FIBRILLAZIONI INTERNE NEL PD/ORFINI PRESIDENTE DELL'ASSEMBLEA

APS – Anno XIX ( nuova serie ) – n°676 di sabato 14 giugno 2014 L’ASSEMBLEA DEL PD A ROMA/RENZI RILANCIA LA SFIDA PER IL VARO DELLE SUE RIFORME/FERMATE LE FIBRILLAZIONI INTERNE/ORFINI PRESIDENTE Roma,14/06/14 – (Aps ) - Un altro passaggio impegnativo per Matteo Renzi,Leader Pd e Presidente del Consiglio,alla prima assemblea del Partito convocata all’indomani del voto europeo – con il Pd giunto al traguardo storico sino ad oggi mai toccato nei numerosi decenni repubblicani,del 40,8 % - e con il programma di riforme governative al loro snodo più significativo. Come è andata questa prova per Matteo Renzi?Anche questa volta molto bene,ci pare,avendo egli affrontato tutti i temi - dell’azione vasta e coraggiosa dell’iniziativa ministeriale che aveva promesso,come gli aspetti più delicati della vita interna del suo partito,con le fibrillazioni più accentuatte a Palazzo Madama coagulatesi proprio attorno al punto della riforma del Senato – sostenendo con molto impegno e coerenza la linea scelta dal partito.Il 49,( % - egli ha detto – ci consegna delle responsabilità che non possiamo eludere.E così sugli altri punti del completamento dell’assetto interno del Pd – oggi si proceduto soltanto alla nomina del Presidente dell’Assemblea nazionale,nella persona di Matteo Orfini che guida il raggruppamento di sinistra interna detto dei “Giovani turchi” e tuttavia già da qualche tempo in posizione di costruttivo dialogo con la linea del Segretario del Partito. Insomma nonostante il clima interno nel Pd non sembrasse alla vigilia dei più collaborativi,l’Assemblea odierna si è rivelata proficua per la prosecuzione dell’impegnativa azione dei democrat.Che ci pare si siano decisamente imposti come il risultato delle urne di venti giorni fa hanno dimosrato,l’unica risorsa democratica al servizio del Paese,per tirarlo fuori dalla crisi e per rinnovarlo ( o ricostruirlo):renzie ha ribdito con fermezza ilsuo intento a non fermarsi o farsi fermare.Tanto per cominciare nel proprio partito dove si ha ragione di ritenere che i cosiddetti “fermenti” o fibrillazioni para sciossinistiche sono destinati a svuotarsi,anche per la mancanza di una base,di una motivazione consistente che suffraghi le ragioni. La linea Renzi ci sembra vincente anche contro il coro degli “osservatori” e “notisti” politici, anche di organi di informazione tutt’atro che secondari, e che sembravano voler dare ascolto al richiamo della foresta,mettendosi subito,o prematuramente in sintonia,con le velleità “revanchiste” che albergano dentro le anime perse di un centrodestra in pieno dissolvimento.A queste non sembra vero poter dire:hai visto,Renzi non ce la fa ;i giochi non sono veramente fatti,le varie “destre” possono ancora giocare la loro partita.Resta solo da chiedersi quale? Per che cosa?Forse gli italiani hanno già capito,e sempre di più avranno le idee chiare.Forse anche assenteisti e sfiduciati torneranno presto al voto.

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