lunedì 17 ottobre 2011

ANCORA MANCATA LA SFIDUCIA A MONTECITORIO( CRESCE IL DUBBIO E SI ASSOTTIGLIA PROGRESSIVAMENTE LA SCHIERA DEI SOSTENITORI)

Roma,14/10/11 (Aps) – Scivolone senza precedenti della malferma maggioranza che addirittura viene battuta in Aula a Montecitorio nella votazione dell’art.1 del Rendiconto dello Stato che è come dire il libro mastro in base al quale viene svolta l’attività di governo in tutti i numerosi campi che rientrano nella sua competenza.Di qui la decisione conseguente della giunta del Regolamento e del Presidente della Camera di non potersi procedere al seguito dell’approvazione dell’importante documento contabile dello Stato
L’mpudicizia del Premier è tuttavia tale che. dopo un colloquio con il Capo dello Stato dal quale riceve il pressante invito a dar prova della coesione e consistenza della coalizione su cui regge il Governo stesso,si passa a strettissimo giro all’ennesimo voto di fiducia che il Cavaliere ottiene anche questa volta, sia pure con una ulteriore limatura del suo margine di maggioranza.Il risultato è comunque ancora utilizzato per cantare vittoria sulla sinistra e sul resto dell’opposizione,accusate di di aver adoperato, in occasione della predetta votazione di fiducia,”vieti rituali del parlamentarismo”,quali il tentativo di richiedere la verifica del numero legale .Già ci avevate pensato voi a quanto fossero “viete” queste vie del parlamentarismo:No?Ma il Cavaliere -  che con la politica con la P maiuscola e con i regolamenti legislativi ha chiaramente scarsa dimistichezza – sa cogliere in fallo,per così dire,l’avversario
Ironie a parte,naturalmente quale controprova della vitalità del governo,come si richiedeva dal Colle,in vorticose quanto brevi riunioni del Consiglio dei Ministri sono venute le nomine di altri due ViceMinistri e di un Sottosegretario – sempre in omaggio al principio della snellezza ed operosità della compagine ministeriale .Pressocchè nulla,invece, delle promesse misure del decreto per lo sviluppo che dovrebbe integrare le norme parziali e pasticciate dei precedenti Decreti, accolti con evidente perplessità in sede europeo-comunitaria come sui mercati finanziari
La verità è che mancano la dignità il decoro nella condotta di governo,così come sono sconosciute le più elementari norme della convenienza etico-politica.Questa la ragione
per la quale Berlusconi &company,dinanzi al degrado vistoso della compagine al governo non avvertono la necessità di adereire alla richiesta del “passo indietro” che viene dall’opposizione,che sale dal Paese ogni giorno di più.
In conclusione,un'altra settimana perduta ai fini della generale aspettativa dei cittadini, dell’opinione pubblica perché finalmente si possa mettere la parola fine a questo nuovo  brutto “incidente” nella storia d’Italia.

TELENOVELA RAI /PER MINZOLINI LA PROCURA RICHIEDE  L’IMPUTAZIONE;TG E PROGRAMMI  ORMAI FUORI DALLA LOGICA DI SERVIZIO PUBBLICO:COSA FARE?



Roma,14/10/11(Aps) – E’ veramente giunta all’ultimo punto di degrado la squallida televicenda – ma attenzione il discorso vale anche per la radioRai,per la quota che le compete – del disservizio pubblico dell’azienda di Stato della radiotelevisione,dopo l’occupazione militare portata ormai a termine dai “commissari” berlusconiani.Si era sempre parlato ed a lungo in passato della lottizzazione di cui aveva sofferto la Rai già nella cosiddetta Prima Repubblica.Ma erano fiori e rose,allora.
Non era mai accaduto,in altri termini, che la televisione di Stato smettesse completamente i suoi doveri di servizio pubblico,di informare,di approfondire ,di dibattere i singoli temi dell’attualità,quella politica in primo piano .Oggi la Rai dell’era Berlusconi,goffamente genuflessa dinanzi al potere,ha oltrepassato ogni limite alla spregevolezza.I fatti sono troppo noti per essere ricordati.Palinsesti ormai epurati da ogni apporto intelligente –salvo rare eccezioni peraltro appartenenti alla rete Tre che ancora gode di qualche autonomia,e tuttavia fortemente “presidiata” dai pretoriani del Cavaliere per quanto riguarda l’informazione locale – telegiornali ridotti a “notiziari del Minculpop”(vedi la caduta verticale degli ascolti per Tg e programmi delle reti Uno e della Due);diserzione colposa dinanzi al dovere di informare per emittenti del pubblico servizio.Uno sfacelo che reclama interventi urgenti da parte delle autorità che vi sono preposte:Garante della Comunicazione,Commissione Parlamentare di Vigilanza Rai:che facciano il miracolo di far sentire la propria voce su una situazione a dir poco scottante.
Il caso più vistoso,ma purtroppo non è l’unico,e quello del “direttorissimo” del Tg1 che continu ad usare il maggior notiziario del servizio pubblico per editoriali – o presunti tali – per scopi puramente “padronali”:per esempio, attaccare frontalmente il Presidente della Camera reo,a suo illuminato parere, di faziosità politica nell’esercizio delle sue funzioni istituzionali.Tutto ciò mentre la Procura di Roma ha chiesto l’incriminazione del medesimo per l’uso diciamo così disinvolto delle carte di credito affidategli dall’Azienda Pubblica. 

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