lunedì 8 agosto 2011

FERMARE LA CORSA AL BARATRO / MA SERVONO AFFIDABILITA’ POLITICA E PIANI DI INTERVENTO MIRATI

Roma,05/08/11 ( Aps ) –Come tutti ormai sanno con piena dovizia di particolari,ci troviamo al centro di una piena turbolenza dei mercati finanziari internazionali.A riprova del carattere planetario del fenomeno,si sa – e lo abbiamo registrato ancora oggi – come esso prenda di mira dai mercati statunitensi , a quelli estremo- orientali, e soprattutto le principali piazze del vecchio Continente,non esclusa ovviamente Milano:ovunque si offrano punti di aggancio alla speculazione posta in atto da grossi gruppi di investitori. E c’è modo di evidenziarsi nella cosiddetta eurozona la particolare fragilità del sistema Italia.Ciò a causa del pesante rapporto deficit pubblico/Pil che si trascina nel termpo ed espone il nostro Paese a più diretti od immediati contraccolpi,con una singolare influenza
che si  manifesta da una piazza all’altra,anche superando l’Atlantico come è avvenuto oggi tra New York e Roma.Quello che tuttavia rende particolare e maggiormente vulnerabile la posizione del nostro Paese è il combinato- disposto tra le proporzioni deficit/Pil.la piatta assenza di crescita e la conclamata inadeguatezza della guida politica che l’Italia ha la ventura di trovarsi appiccicata addosso.
La settimana che si chiude oggi doveva essere quella in cui – prima delle lunghe ferie ( compreso un affollatisissimo pellegrinaggio-premio in Terrasanta) che Parlamento e Governo si erano assegnate,dal 4 agosto sino al 12 di settembre – il Presidente del Consiglio su invito delle opposizioni si presentava a Montecitorio,come è accaduto ieri l’altro (prima alla Camera e poi al Senato )per dar conto degli aggiustamenti urgenti della manovra finanziaria, approvata la scorsa settimana con il contributo responsabile dell’opposizione che, pur negandone la validità ed efficacia,avevano consentiro che il provvedimento passase in tempi strettissimi,ed in ispirito collaborativo,così come raccomandato espressamente dal Capo dello Stato.Il timore che nessun elemento di
novità scaturisse da un tale “aggiornamento” è stato pienamernte suffragato dai fatti,salvo alcune generiche indicazioni ( l’anticipo di un anno dal 2014 al 2013 del pareggio di bilancio) che nell’incontro odierno con le parti sociali, tutte ugualmente risolute nell’ esigere fatti concreti ed immediati,hanno trovato molto parziale risposta in un calendario delle commisioni parlamentari che inevitabilmente porterà almeno a settembre ed i cui contenuti sono largamente oscuri.In sostanza,a Parlamento frettolosamente chiuso per le lunghe ferie già programmate,se ne “minaccia” ora la riapertura ferragostana.
Insomma,benchè le benevolenze per il Governo in carica vengano ancora ostinatamente dispensate, se proprio ci si attendeva una conferma sull’inadeguatezza di questo Governo come del Premier in carica,essa è arrivata chiara e lampante.Unfit – inadatto - è il termine usato e ripetuto varie volte dalla stampa internazionale e dai circoli politici più attenti delle altre capitali di Europa ed Oltreoceano.Ed è questo il giudizio che sembra emergere netto dalle  più impegnative vicende di queste settimanePer spegnere l’incendio quando la casa brucia – e non ci riferiamo alle polemiche suscitate da un fondo  del nostro più importante quotidiano-si richiedono responsabilità e competenza.Ma sono queste virtù di casa nei nostri Palazzi del Potere?
CON LA CASA CHE  BRUCIA  PERSISTONO  LE TATTICHE CENTRISTE NELL’ILLUSIONE  DI  APRIRSI  SPAZI  NEL BERLUSCONISMO  MORENTE

Roma,05/08/11 ( Aps) –Il risvolto politico-parlamentare della situazione di questi giorni, con la crisi finanziaria che morde con ferocia, torna dunque alle tattiche dei partiti di opposizione tutti apparentemente interessati alla famosa “discontinuità” nella guida di governo del Paese.Bastano tuttavia due o tre paroline fatte cadere astutamente nel discorso ( il dibattito di mercoledi a Montecitorio ) da parte del leader Udc Casini – presenti il governo provvedimenti significativi e glieli approveremo ! – a riaccendere,a rianimare le speranza di una maggioranza morente in supporto centrista ad una aggregazione politicamente più che traballante e smarrita.Appartiene ai giochi della politica,si dirà;ma la politica non può diventare mai cinica o guardare soltanto sino alla punta del proprio n

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