sabato 5 novembre 2011

DOPO LA RISATA SARCASTICA MERKEL-SARKOZY IL CAVALIERE TROVA LO SPUNTO PER RILANCIARE SUL PIANO INTERNO




Roma,28/10/11 (Aps) – La Berlusconi-story riprende a scorrere secondo il canovaccio conosciuto,i suoi diciamo così “colpi di teatro” e che pur nell’incontestabile caparbietà
dell’Attore principale non impediscono di completare il disegno di una storia che è già scritta,quella del tramonto del suo regno che non può davvero tardare ad arrivare.
Perché sta di fatto che, dato definitivamente per “cotto” a cavallo dell’ultimo fine settimana,concluso dalla “risatina sarcastica” tra la cancelliera tedesca Merkel ed il Presidente francese Sarkozy in piena conferenza stampa finale del vertice europeo sul nostro Premier e sull’affidabilità italiana,Egli,come un consumato giocatore di poker o forse meglio di tresette,abbia creduto di trovare la possibilità di un rilancio.Che il Cavaliere,in altri termini, abbia colto, tre giorni dopo, dal circospetto e cautissimo consenso ottenuto a Bruxelles - dominata dalla preoccupazione di non compromettere ulteriormente la situazione nell’Eurozona – con la sua lettera-programma(od elenco titoli) lo spunto per mettere in iscena una sorta di resurrezione o di personale di ripresa sulla scena politica interna.Passando a suo modo al contrattacco, riesumando e forse un pochino mitigando, i toni della sua pedissequa propaganda,come è stato ascoltato oggi nella Conferenza degli operatori del commercio con l’estero.La solita tiritera imperniata sulla premessa che solo Lui può tirare l’Italia fuori dai guai,con la novità che quei guai non sono più completamente negati e non è più il nostro sistema produttivo-finanziario il più solido dell’Europa.Insomma cose da pazzi:ora si passa a fare la lezioncina su come riprenderci, sulle misure “rivoluzionarie” c he questo malandato e traballante governo attuerebbe.Con il mare di dubbi e perplessità che investono non solo le opposizioni ma gli stessi settori della maggiortanza che continuano a dare segnali d’insofferenza se non a minacciare apertamente il desiderio di mettere la parola fine ad un’esperienza politica , o pseudo tale, giunta malamente al capolinea.


I GIORNI DI MATTEO RENZI E DELLE INQUIETUDINI IN UN PD PRIMO PARTITO PER UN NUOVO GOVERNO/LA RISPOSTA DI BERSANI DOMENICA DA NAPOLI
Roma,28/10/11 (APS) – Iniziata a Firenze la tre giorni della “convention” degli ex rottamatori di Matteo Renzi,sindaco della città toscana, che si svolge in una suggestiva “location”,quale la ex stazione ferroviaria della Leopolda.il programma di massima è chiaro quanto di per se non del tutto condivisibile.Quella del ricambio generazionale,nel Pd,come in qualsiasi altra aggregazione politico-istituzionale o della società civile,è infatti un postulato che non è di per se stesso sufficiente a giustificare una qualcerta “rivoluzione” interna dettata dall’anagrafe,e non già anche da un criterio di competenza,o di merito.Senza quest’ultimo essenziale elemento,il cambiamento rischierebbe di essere velleitario e folkloristico e farebbe molto facilmente flop,come si usa dire dalle parti delle giovani generazioni.
A parte l’odiosità di un discorso “fuori i padri,dentro i figli”,non è comunque in questa maniera,o meglio in questa direzione, che si può innovare e dar nuova forza ai vertici di un partito che riassume in se tanta storia e cultura politica del riformismo democratico non solo italiano,ma dell’intero arco delle socialdemocrazie europee.E’ semmai sui contenuti e sui programmi – alla luce delle attuali difficili realtà dell’economia e del sociale,e nella dimensione di un mondo globalizzato - che va rafforzato e precisato l’impegno dei partecipanti a tutti livelli della iniziativa del Pd,e di tutte le fasce di età.Ovviamente anche o soprattutto per quanto riguarda la cima della piramide.
E’ facile prevedere che una risposta agli interrogativi ed alle inquietudini che stanno alla base di queste iniziative generazionali, che il sindaco di Firenze va meritoriamente promuovendo, possa venire domenica da Napoli dove Bersani concluderà un convegno di formazione politica del Partito,dedicato al Mezzogiorno.



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